T14 ANALISI ATTIVA - Canto notturno di un pastore errante

8 A quale scopo il poeta al v. 135 ripete il vocabolo giovanezza? 9 Ai vv. 104-109 Leopardi ricorda di aver concepito in gioventù il pensiero del suicidio. Quali potrebbero essere le ragioni di tale proposito? Rispondi riflettendo sul testo, ma anche pensando a quanto hai appreso sulla biografia del poeta. SCRIVERE PER... CONFRONTARE 10 Confronta il personaggio di Nerina con quello di Silvia in un testo espositivo di circa 20 righe: quali analogie e quali differenze riscontri? ARGOMENTARE 11 stato notato da alcuni studiosi che i monti azzurri del v. 21 hanno una funzione analoga a quella della siepe dell Infinito ( T9, p. 68). Sei d accordo con questa interpretazione? Dopo aver condotto un confronto tra i due canti e i loro contenuti generali, argomenta la tua risposta in un testo di circa 20 righe. Canto notturno di un pastore errante dell Asia / T14 / Canti, 23 / Il mistero del perché della vita / Scritto tra l ottobre del 1829 e l aprile del 1830, è l ultimo canto pisano-recanatese a essere composto (benché sia collocato nei Canti prima della Quiete dopo la tempesta e del Sabato del villaggio, scritti in precedenza) e approfondisce la meditazione leopardiana sull essenza della vita umana, facendo parlare in prima persona il personaggio fittizio di un pastore nomade. METRO Canzone libera di 6 strofe di diversa misura, formate da endecasillabi e settenari liberamente rimati. Il pastore si paragona alla luna e le domanda il senso della vita 5 10 15 Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? Sorgi la sera, e vai, contemplando i deserti; indi ti posi. Ancor non sei tu paga di riandare i sempiterni calli? Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita la vita del pastore. Sorge in sul primo albore; move la greggia oltre pel campo, e vede greggi, fontane ed erbe; poi stanco si riposa in su la sera: altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale 2 silenziosa: l attributo connota l atmo- sfera silenziosa della notte, ma allo stesso tempo allude ai silenzi impenetrabili della luna, alla quale il pastore rivolge una domanda senza risposta. 3 vai: inizi il tuo percorso nel cielo. 4 indi ti posi: e poi tramonti. 5-6 Ancor calli?: dopo tanti secoli non sei sazia (paga) di ripercorrere le vie eterne (sempiterni calli) del cielo? 7 prendi a schivo: provi noia. vaga: de- siderosa. 12 move campo: spinge davanti a sé (oltre) il gregge attraverso la pianura. 16 a che vale: a cosa serve. L AUTORE / 93

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
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