Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

DENTRO IL TESTO La struttura della lirica I contenuti tematici Il componimento si articola in 7 strofe, in ciascuna delle quali l autore si focalizza su un motivo particolare, annunciando al termine di essa quello della strofa successiva. I diversi concetti sono legati l uno all altro attraverso accostamenti non sempre basati su una struttura argomentativa serrata e stringente. Tuttavia cercheremo qui di seguito di ripercorrere i temi principali presentati di strofa in strofa. Il ritorno ai luoghi dell infanzia (vv. 1-27): tornato a Recanati a partire dal novembre del 1828, Leopardi è colpito e commosso dalle immagini della casa paterna che lo riportano alla memoria dell infanzia. La lirica si apre con un invocazione alla costellazione dell Orsa Maggiore che splende sul giardino del palazzo di famiglia. Il poeta ricorda come la vista delle stelle e degli altri elementi del paesaggio recanatese (il mare e i monti in lontananza) crearono in lui ragazzo infinite fantasticherie. La giovinezza sfiorita (vv. 28-49): quando era così giovane Leopardi non immaginava che sarebbe stato condannato a vivere in un luogo inospitale come Recanati, tra persone grette e ostili, e a condurre un esistenza oscura. Ma ora la giovinezza fugge via, senza che egli l abbia veramente assaporata. I ricordi della casa paterna (vv. 50-76): il poeta rievoca la propria fanciullezza attraverso ricordi che generano in lui un senso di nostalgia per un età in cui il futuro gli appariva roseo e allettante. Le speranze ingannevoli (vv. 77-103): l esperienza ha insegnato a Leopardi che tutto quanto sognava da fanciullo (gloria, onori, piaceri) è soltanto un illusione, perché la vita è, in realtà, un semplice susseguirsi di dolori e delusioni senza scopo. Tuttavia quei sogni erano belli, tanto che ora egli ne sente la mancanza. Meglio, perciò, sarebbe morire, anche se teme che l ultimo giorno di vita sarà amareggiato dal pensiero di non aver goduto le gioie dell esistenza. L infelicità giovanile e il rimpianto della giovinezza perduta (vv. 104-135): al ricordo della fanciullezza, segue quello dell adolescenza con tutti i sentimenti contrastanti che caratterizzano questa età: gioie, angosce, speranze, desiderio e al tempo stesso paura di morire. Nerina, simbolo di un tempo che non torna (vv. 136-173): il poeta introduce la figura di Nerina, una ragazza recanatese morta in giovane età. Leopardi non può dimenticarla, tanto che ogniqualvolta gli capiti di vivere una situazione lieta (occasioni confessa in verità per lui sempre più rare) non riesce a non pensare che da tutto ciò Nerina è ormai esclusa per sempre. Il valore emblematico di Nerina Chi è Nerina? Il nome è quello di una ninfa amica di Silvia nell Aminta di Tasso. Si tratta dunque di un nome fittizio, di ascendenza letteraria, sotto il quale per alcuni si nasconderebbe la stessa Teresa Fattorini di A Silvia, secondo altri una certa Maria Belardinelli, un altra ragazza di Recanati, morta nel 1827 all età di ventisette anni. In ogni caso il personaggio incarna il mito della fanciulla precocemente scomparsa, attraverso cui Leopardi intende emblematizzare la fine delle speranze giovanili. Le espressioni affettuose con cui il poeta le si rivolge (dolcezza mia, v. 140; mio dolce amor, v. 149; Nerina mia, v. 164) espressioni per la verità piuttosto convenzionali (tanto da ricordare versi della produzione arcadica) più che testimoniare un sentimento d amore da parte di Leopardi nei confronti della ragazza sottolineano il suo attaccamento alle illusioni giovanili, ormai definitivamente tramontate, di cui essa assurge a simbolo: Nerina è detta infatti da Leopardi eterno / sospiro mio (vv. 169-170) proprio perché rappresenta la gioventù e la speranza di felicità. Ricordo, illusione e disillusione stato osservato dalla critica che questo canto rappresenta una sorta di summa dei grandi idilli o canti pisano-recanatesi, in cui Leopardi cerca di recuperare, attraverso la memoria, la capacità di immaginazione tipica della giovinezza. Centrale è dunque il motivo del ricordo, a cui si aggiunge quello della disillusione, giacché il recupero di una condizione speranzosa e sospesa nell attesa di un futuro positivo quale era quella giovanile appare di fatto impossibile. Così nelle varie strofe si intrecciano tra loro, in un alternanza di passato e presente, i temi dell illusione e del disinganno, e ciascuno di essi acquista maggiore evidenza proprio dall accostamento a quello opposto. L AUTORE / 91

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