Zibaldone

| Zibaldone | IN BREVE VIDEO Con il titolo di Zibaldone di pensieri Leopardi riunisce l enorme mole delle sue annotazioni scritte dal 1817 al 1832: ben 4526 facciate, oggi conservate presso la Biblioteca Nazionale di Napoli e pubblicate postume tra il 1898 e il 1900 a cura di una commissione presieduta da Giosuè Carducci. Zibaldone di pensieri Lo Zibaldone di pensieri è un opera aperta, non sistematica, che riunisce 4526 facciate di note e riflessioni scritte tra il 1817 e il 1832. Un laboratorio di idee in divenire Il termine zibaldone è un alterato di zabaione e indica una vivanda composta da una mescolanza di ingredienti diversi. Tale significato ci fa capire la natura apparentemente confusa di questo libro unico nel suo genere, una specie di immenso scartafaccio in cui Leopardi annota, senza ordine e in uno stile vario e immediato, notizie, riflessioni, estratti di letture, schemi, abbozzi. Come in un diario personale, nello Zibaldone il poeta riversa e condensa i segmenti del suo pensiero, mai cristallizzato ma rivelato in un continuo, spesso contraddittorio, divenire. Gli appunti che vi possiamo leggere spaziano attraverso tutto l universo leopardiano: note di grammatica, critica letteraria, filologia, politica, filosofia e riflessione autobiografica vengono accolte in questi fogli, che ospitano tutta l enorme e variegata officina dell intellettuale e uomo Leopardi. Un opera priva di struttura Al di là della presenza delle date e dei continui rimandi interni che associano i diversi pensieri per argomento, l opera non ha una precisa struttura organizzativa: l autore butta già le proprie intuizioni e le proprie idee a seconda delle circostanze o delle occasioni di lettura che le hanno stimolate. Il carattere frammentario dello Zibaldone, del resto, sottolinea anche l asistematicità di tutto il suo pensiero: è come se il poeta, nel rifiutare ogni schema fisso e ordinato, avesse scelto di presentare proprio in questa forma singolarissima la molteplicità delle sue esperienze e la natura aperta e problematica del suo universo intellettuale. | PENSIERI | Oltre allo Zibaldone, Leopardi scrive anche soprattutto negli ultimi anni della sua vita, tra il 1831 e il 1835 un cospicuo gruppo di pensieri, incentrati su temi filosofici e politici. In tutto si tratta di 111 brevi prose, pubblicate postume da Antonio Ranieri nel 1845. L indefinito e la rimembranza / T2 / Zibaldone, [1744-1747]; [1987-1988]; [4426] Leopardi ritiene che le suggestioni più belle ed evocative siano alimentate da percezioni rese vaghe e indefinite dalla lontananza nello spazio (che suggerisce l idea dell infinito) e nel tempo (che alimenta il ricordo) o anche dalla scarsa possibilità di vedere (come accade nell intrecciarsi di luci e ombre) le cose nella loro amara realtà. / La suggestione dell indistinto / 5 Le sensazioni visive (20 settembre 1821) Da quella parte della mia teoria del piacere dove si mostra come degli oggetti veduti per metà, o con certi impedimenti ec. ci destino idee indefinite, si spiega perché piaccia la luce del sole o della luna, veduta in luogo dov essi non si vedano e non si scopra la sorgente della luce; un luogo solamente in parte illuminato da essa luce; il riflesso di detta luce, e i vari effetti materiali che ne derivano; il penetrare di detta luce in luoghi dov ella divenga incerta e impedita, e non bene si distingua, come attraverso un canneto, in una selva, per li balconi socchiusi 36 / GIACOMO LEOPARDI

Classe di letteratura - Giacomo Leopardi
Classe di letteratura - Giacomo Leopardi