Classe di letteratura - volume 3B

45 50 55 60 65 70 la volpe. «Se, per esempio, arrivi alle quattro del pomeriggio, io comincerò a essere felice sin dalle tre. Più passerà il tempo e più sarò felice. Quando ormai saranno le quattro, mi agiterò e mi preoccuperò: scoprirò il prezzo della felicità . E lei e Alex, pur fra i mille tramortimenti esistenziali del caso, erano esattamente felici, anche se il vecchio si sentiva un po angosciato quando pensava che la loro era solo una storia di diciassettenni a orologeria26 col fottuto timer già puntato sulla partenza di lei per l America. Intanto, però, si sentivano spessissimo, e quando si rivedevano erano più felici e più forti. Ogni volta che avevano voglia di vedersi si davano appuntamento in centro, giravano tra le luci dei bar, dei negozi, dei cinema, parlando del piccolo principe e di come liberarsi dai condizionamenti della vita di sempre. (Una volta s era presentato all appuntamento prima di lei, e non appena l aveva vista venirgli incontro, il casco in mano e la sciarpa colorata, non appena l aveva riconosciuta da lontano, in mezzo alla gente, le era corso incontro cantando senza aprire bocca: si erano abbracciati ridendo, baciati sulle guance fredde.) Vivevano il loro strano sogno e si raccontavano tutto e camminavano e parlavano e ridevano e camminavano e parlavano contro tutto il già visto proprio come in un lungo sogno, quei matti. E poi, e poi e poi, un brutto giorno, le parole, fra loro, erano state fonte di malintesi. Anzi, fonte di un malinteso, uno solo, ma che era la cosa più triste che il vecchio Alex avesse mai provato in tutta la vita un sabato sera freddo gelido, in piazza Maggiore, il vecchio Alex le aveva chiesto di mettersi con lui. Era la cosa più ovvia, a quel punto, no? Solo che. Solo che lei gli aveva stretto forte la mano, detto che ci avrebbe pensato su, ma aveva un ombra triste negli occhi. Lui era tornato a casa sentendosi soffocare, col presentimento che, per un tempo di cui non riusciva a mettere a fuoco i dettagli, con Aidi non si sarebbe sentito. E tutta la domenica seguente, Alex forte, Alex incazzato, Alex che se ne frega, era rimasto pesto sul letto a leggersi Il gabbiano, mio Dio, Jonathan Livingstone27 che gli aveva prestato proprio Aidi. Alex inutile e triste come la birra senz alcol. 26 a orologeria: a termine, con una scadenza pre- fissata. 27 Il gabbiano Jonathan Livingstone: è il titolo del libro (1970) di Richard Bach (scrittore statunitense nato nel 1936), best seller a cavallo tra la favola e il romanzo di formazione. DENTRO IL TESTO L opposizione al mondo degli adulti I contenuti tematici Il brano si apre con una scena familiare che agli occhi del protagonista, il diciassettenne Alex, sembra decisamente deprimente: madre, padre e fratello gli appaiono come lobotomizzati di fronte a un film americano che stanno guardando in tv. L immagine degli adulti è in tutto il romanzo piuttosto negativa: genitori e professori sono rappresentati come persone banali e scontate, inclini al quieto vivere e al compromesso, rassegnate a ciò che è già conosciuto e già dato. La famiglia, perciò, è tenuta a distanza, incapace di costituire un valido punto di riferimento: i genitori di Alex sono due ex sessantottini rapidamente tornati nei ranghi della cultura borghese. Contrapponendosi all universo adulto, il ragazzo può definire, almeno per differenza e seppur soltanto in negativo, la propria identità e affermare il proprio diritto alla libertà. 780 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi