DagIi anni Settanta agli anni Ottanta

IN BREVE corso di crescita, quanto quello di un narratore che racconta dall interno una condizione percepita come drammatica. Come accade nella più ampia percezione sociale e culturale, anche in letteratura affiora in tal modo una certa idea di adolescenza, concepita come una stagione di incompiutezza, rabbia, protesta e rivolta. Viene posta dunque l attenzione su quel dato che nel secondo Novecento è diventato proprio di questa età della vita, rappresentata e vissuta non più solo come slancio, energia, libertà, orizzonte aperto e ricco di possibilità, ma anche, appunto, come passaggio esistenziale sofferto e antagonistico. DagIi anni Settanta agli anni Ottanta Accantonate le esperienze della Neoavanguardia, elitaria e poco fruibile, alla fine degli anni Settanta emergono giovani autori che danno vita alla cosiddetta giovane narrativa . Gli anni Settanta Anche se gli autori già affermatisi nei decenni precedenti continuano a pubblicare con successo, si può osservare che nel corso degli anni Settanta la produzione narrativa in Italia è segnata da un certo ristagno, in particolare per quanto riguarda i lavori di scrittori esordienti. Ciò avviene per diverse ragioni: il primato della politica e dell impegno militante porta con sé il pregiudizio che la narrativa sia un attività troppo borghese ; la saggistica e il romanzo-saggio sono considerati generi più funzionali all urgenza di un dibattito sulle idee; le esperienze neoavanguardistiche (come quella del Gruppo 63), con le loro soluzioni espressive spesso estreme, e dunque di difficile fruibilità, hanno scoraggiato lo sviluppo di nuove forme narrative. Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta le cose iniziano però a cambiare. Alla stagione dello sperimentalismo neoavanguardistico segue quella di una nuova «leggibilità massificata (Spinazzola): gli scrittori cercano cioè di porsi in proficua relazione con il pubblico potenziale dei lettori, recuperando il gusto per la creazione di trame narrative in un linguaggio meno aspro e più condiviso. Già qualche anno prima, nel 1976, era uscito il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani da Rocco e Antonia, in realtà Marco Lombardo Radice (1948-1989) e Lidia Ravera (n. 1951), un libro che aveva scandalizzato i benpensanti per l approccio diretto alla realtà giovanile, compresa l esperienza della sessualità, narrata in maniera assai esplicita. Tuttavia la data ufficiale della nascita della cosiddetta giovane narrativa italiana è il 1979, quando il ventitreenne Enrico Palandri pubblica Boccalone (sottotitolo Storia vera piena di bugie). Si tratta di un libro assai innovativo per la scelta delle tematiche e per l impianto narrativo e stilistico: è una sorta di diario scritto in presa diretta che racconta le vicende quotidiane di uno studente universitario a Bologna nel 1977, anno della seconda ondata di contestazione giovanile e studentesca (dopo quella del Sessantotto). Ma l impegno politico e la militanza rimangono motivi di contorno in un testo tutto incentrato sulle esperienze e sulle riflessioni del protagonista. In particolare si rivela esemplare in questo contesto la figura di Pier Vittorio Tondelli, autore nel 1980 di un romanzo che fa scandalo: Altri libertini, incentrato sulla tematica omosessuale. Gli anni Ottanta e la centralità di Tondelli Nel 1980 esce Altri libertini, il libro d esordio di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991), un opera assai interessante sia dal punto di vista storico e sociologico, come ritratto di una generazione, sia per le sue qualità prettamente letterarie. A partire da Altri libertini e poi via via con i romanzi successivi, Tondelli si rivelerà sempre più uno scrittore centrale nel panorama della narrativa italiana dagli anni Ottanta a oggi. Ciò si può affermare per diversi motivi. La sua produzione lo caratterizza infatti come uno scrittore fortemente innovativo, innanzitutto per la contaminazione con i più diversi ambiti artistici dalle arti figurative al LA CORRENTE / LA GIOVANE NARRATIVA / 763

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi