INTRECCI CINEMA - Pasolini regista

intre cci CINEMA ] S ^ Alcuni fotogrammi dei film di Pasolini, in particolare, da sinistra, Mamma Roma (1962), Il Vangelo secondo Matteo (1964), Edipo Re (1967). Pasolini regista Il cinema che combatte il Potere A spingere Pasolini al passaggio dalla letteratura al cinema è la ricerca di un linguaggio più universale che parli della vita non con le parole ma attraverso la vita stessa, resa sul grande schermo con l evidenza delle immagini. Nel 1961 dichiara: «L esperienza cinematografica e quella letteraria non sono antitetiche. Direi anzi che esse sono forme analoghe. Il desiderio di esprimermi attraverso il cinema rientra nel mio bisogno di adottare una tecnica nuova, una tecnica che rinnovi. [ ] L importante è l opera, l ideazione che questa opera prevede; fondamentale è la spinta progressiva che essa contiene . Pochi anni dopo Pasolini spiega la sua concezione del cinema: «Se il cinema altro non è [ ] che la lingua scritta della realtà (che si manifesta sempre in azioni), significa che non è né arbitrario né simbolico: e rappresenta dunque la realtà attraverso la realtà . Il cinema è inoltre una forma artistica più nazional-popolare (nel senso positivo con cui Gramsci usa tale espressione) della letteratura, e consente di raggiungere un pubblico più ampio. Le prime opere e il «cinema di poesia Pasolini debutta dietro la macchina da presa nel 1961 con Accattone, con una trama e personaggi legati a Ragazzi di vita e a Una vita violenta. la storia del giovane sottoproletario Accattone, che vive sfruttando una prostituta, Maddalena; quando s innamora di una ragazza ingenua e pura, prova a cam- biare vita, ma la sua apatia e la sua amoralità lo condannano a un destino tragico. Pasolini sceglie attori non professionisti presi dalle borgate romane, e privilegia primi piani e inquadrature frontali, con richiami pittorici a Masaccio, Pontormo, Giotto. L impiego della musica di Johann Sebastian Bach (la Passione secondo Matteo) conferisce alle scene un aura di sacralità: lo straniamento derivante dal contrasto tra le immagini e la colonna sonora suggerisce come i fatti narrati vadano letti in una prospettiva assoluta e astorica, e sottolinea come Accattone sia quasi religiosamente votato alla morte. Nel 1962 esce Mamma Roma, in cui una prostituta cerca di affrancarsi dal suo sfruttatore e di dare un futuro migliore al figlio, il quale però si dedica alla delinquenza e finisce in carcere. Protagonista del film è Anna Magnani, chiamata a recitare con attori presi dalla strada: la sua Mamma Roma è una potente figura materna, proiezione della madre dell autore ma anche della Madonna (specularmente, il figlio è assimilabile a Cristo). Anche qui la colonna sonora evidenzia la sacralità della vicenda, grazie alle musiche barocche di Antonio Vivaldi. La ricerca di un linguaggio cinematografico autonomo di alta qualità figurativa prosegue nel 1963 con La ricotta, episodio del film collettivo Ro.Go. Pa.G. (il titolo deriva dai cognomi dei registi: Rossellini, Godard, Pasolini, Gregoretti). Nella periferia romana si gira una pellicola sulla Passione di Cristo: un 684 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi