Classe di letteratura - volume 3B

50 di donnette venute dai monti Sabini, dall Adriatico, e qua accampate, ormai con torme 65 chiaro! Quel borgo nudo al vento, non romano, non meridionale, non operaio, era la vita di deperiti e duri ragazzini stridenti nelle canottiere a pezzi, nei grigi, bruciati calzoncini, 55 60 i soli africani, le piogge agitate che rendevano torrenti di fango le strade, gli autobus ai capolinea affondati nel loro angolo tra un ultima striscia d erba bianca e qualche acido, ardente immondezzaio era il centro del mondo, com era al centro della storia il mio amore per esso: e in questa maturità che per essere nascente era ancora amore, tutto era per divenire chiaro era, 70 75 nella sua luce più attuale: vita, e luce della vita, piena nel caos non ancora proletario, come la vuole il rozzo giornale della cellula, l ultimo sventolio del rotocalco: osso dell esistenza quotidiana, pura, per essere fin troppo prossima, assoluta per essere fin troppo miseramente umana. 49-50 monti Sabini: i monti della Sabina, a nord di Roma. 52 duri: induriti dalle loro esperienze di vita. 53 stridenti: vocianti. 55 africani: molto caldi. 59 bianca: perché ricoperta di polvere. 60 acido: dall odore acre, pungente. 72 non ancora proletario: in base a quanto si legge nel Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels (1848), il proletariato è la «classe degli operai moderni, che vivono solo fintantoché trovano lavoro, e che trovano lavoro solo fintantoché il loro lavoro aumenta il capitale . Si tratta dunque di una classe sociale funzionale all economia capitalistica, una classe assai diversa dal sottoproletariato, che vive lontano dai meccanismi del sistema produttivo. E se il proletariato può elaborare una coscienza politica, il sottoproletariato è ben lontano dal condividerla. 73 la vuole: la definisce. Pasolini attribuisce l espressione negativa caos non ancora proletario a qualche giornale di partito DENTRO IL TESTO A contatto con la borgata I contenuti tematici (cellula: sezione di partito). 75 osso: la metafora dice la scarna essenzialità della condizione di vita della gente del popolo, che vegeta ai limiti della sopravvivenza, in un esistenza ridotta, appunto, all osso. 77 per essere: per il fatto di essere (proposizione causale), come anche al verso successivo. Video LEZIONE con Roberto Carnero In questi versi l autore rievoca il momento del suo primo contatto con il mondo delle borgate romane e con la loro grande carica umana. La borgata è una zona intermedia, lontana dalla città / e dalla campagna (vv. 3-4), che non possiede la struttura dell agglomerato urbano né quella della comunità rurale. Essa è una sorta di terra di nessuno, abbandonata dalla politica e dalle istituzioni, sostanzialmente disinteressate alla vita e ai problemi di chi vi abita. Pasolini, invece, sceglie consapevolmente di condividere l esistenza di queste persone. Lo fa perché in tale ambiente egli può finalmente ritrovare sé stesso e una nuova gioia di vivere, che si esplica all insegna di una condizione di libertà dai vincoli moralistici piccolo-borghesi (Rinnovato dal mondo nuovo, v. 19). L istintiva allegria (v. 27) della gente del popolo si comunica al poeta, che si sente intimamente vicino a quel mondo sottoproletario al quale si accosta. In lui, così, cresce il senso di appartenenza all anima popolare (Un anima in me, che non era solo mia, [ ] cresceva, vv. 25-27). Poco importa se il suo amore (che andrà inteso qui anche in senso erotico, nei confronti dei ragazzi del popolo) non è del tutto ricambiato (di chi amava, anche se non riamato, v. 28), perché tutto si illuminava, a questo amore (v. 29). 682 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi