Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE l autore rovescia il significato al fine di farne una metafora della condizione umana: il visconte diviso da una cannonata finisce per acquistare una visione del mondo più chiara e coerente; il barone che ha scelto di vivere sugli alberi, apparentemente distante dalla realtà, partecipa agli eventi della Storia con maggiore intensità degli uomini comuni; il cavaliere senza corpo si dimostra efficiente e impeccabile nello svolgere la propria missione. Calvino usa il cosmico e il comico per ridimensionare l antropocentrismo e restituire all uomo il primitivo rapporto con la natura e l universo. La narrazione cosmicomica L approccio fantastico caratterizza anche il rapporto di Calvino con la scienza. Cresciuto tra agronomi e botanici e lui stesso iscritto, inizialmente, alla facoltà di Agraria, Calvino recupera la tradizione degli studi di famiglia all inizio degli anni Sessanta, sperimentando la propria idea di un rinnovamento dell arte attraverso la contaminazione tra scienza e letteratura (per il tramite della fantasia) in un tipo di racconto del tutto inedito, quello cosmicomico . Leggendo alcuni testi scientifici (soprattutto di cosmologia, di fisica, di genetica), l autore racconta di essere stato colpito, di tanto in tanto, da una frase capace di suscitargli un improvvisa creatività e lo sviluppo di una narrazione spesso paradossale. Venati di umorismo e ricchi di trovate surreali, i racconti cosmicomici trattano ipotesi, teorie e argomenti riguardanti la vita dell universo in una forma leggera e apparentemente strampalata. Inserito in questa visione cosmocentrica (anziché antropocentrica), l essere umano subisce un processo di ridimensionamento, attraverso il quale da una parte si recupera il senso cosmico proprio dell uomo primitivo, immerso nella natura e nel mondo al pari degli altri esseri viventi; ma dall altra, grazie all intervento del comico, si esorcizza una realtà percepita come tragica e penosa. Anche in questo caso, la particolare fantascienza di Calvino lega la narrativa a una riflessione sulla società contemporanea e sulla condizione dell uomo del suo tempo. A prima vista i racconti di Calvino paiono rientrare nella categoria della fantascienza: lo sguardo dell autore è proiettato però non al futuro, ma al passato remoto. Una fantascienza a ritroso Le immagini, le situazioni e i personaggi scaturiti dalla fantasia danno così origine ai racconti delle Cosmicomiche (1965), di Ti con zero (1967) e delle Cosmicomiche vecchie e nuove (1984), che raccolgono le due pubblicazioni precedenti. Non si tratta di racconti fantascientifici, sebbene alcuni critici abbiano tentato di far rientrare questi testi in tale categoria. Essi sono infatti costruiti secondo prospettive e metodi completamente diversi: mentre la fantascienza parla del futuro, le narrazioni di Calvino volgono lo sguardo a un passato remoto, ricostruendo in chiave comica una sorta di galleria di miti delle origini. Ma soprattutto risulta differente il rapporto tra dati scientifici e invenzione fantastica: se la fantascienza tratta di oggetti e idee a noi lontani come una proiezione ipotetica del nostro presente, mirando a dare una rappresentazione tendenzialmente realistica e credibile del futuro, il racconto cosmicomico rielabora le nostre conoscenze del passato non preoccupandosi della coerenza razionale tra l una e l altra teoria; non per nulla il protagonista dei racconti cosmicomici avalla ipotesi cosmologiche contraddittorie o addirittura opposte tra loro. DAI TEMI ai testi: T2 > p. 625 T5 > p. 649 FANTASIA narrazioni fiabesche, fantastiche, surreali narrazioni fantascientifiche riflessione sulla condizione umana, sulla libertà, sul presente fantascienza a ritroso : guarda al passato, non al futuro L AUTORE / ITALO CALVINO / 613

Classe di letteratura - volume 3B
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Dalla Prima guerra mondiale a oggi