2 - Fantastico e fantascienza

I grandi temi IN BREVE L adesione di Calvino al Neorealismo è antiretorica e problematica. Rifiutandosi di dividere i combattenti in uomini e non-uomini (come ha fatto l amico Vittorini nel romanzo Uomini e no, del 1945), egli avversa, al tempo stesso, i detrattori della Resistenza e quelli che sono, a suo giudizio, i peggiori nemici della causa, ossia quanti vogliono restituire in chiave «agiografica ed edulcorata (vale a dire celebrativa e addolcita), snaturandoli, i giorni della guerra partigiana: «Ci pareva, allora, a pochi mesi dalla Liberazione, che tutti parlassero della Resistenza in modo sbagliato, che una retorica che s andava creando ne nascondesse la vera essenza, il suo carattere primario . Un Neorealismo problematico La scrittura di Calvino affronta perciò i temi della Resistenza in modo problematico, senza indulgere all ottimismo di maniera che caratterizza alcuni autori neorealisti. Nei racconti della raccolta Ultimo viene il corvo (1949), per esempio, emergono la fatica dell esistenza, la potenza della sopraffazione e del caos, il senso di ineluttabilità del destino, tutti temi già presenti a livello embrionale nel Sentiero dei nidi di ragno. Quello di Calvino è perciò un Neorealismo sui generis, nel quale l attenzione per la situazione sociopolitica caratteristica principale della corrente non solo è priva di ogni esaltazione ideologica, ma conduce anche a una progressiva presa di distanza dalla materia narrata. Lo scrittore mette in atto una trasfigurazione fiabesca di eventi dolorosi, sui quali si appunta una visione dal basso, lirica e ingenua, delle avventure e dei casi della vita. IMPEGNO POLITICO E IDEOLOGICO DAI TEMI ai testi: T1 > p. 618 partecipazione alla Resistenza e racconto letterario di quell esperienza volontà di evitare populismo e retorica reinvenzione avventurosa e fantastica trasfigurazione fiabesca sguardo dal basso personale interpretazione del Neorealismo | 2 | Fantastico e fantascienza La narrazione fantastica costituisce per Calvino uno strumento per decifrare, in modo ironico ma stringente, le contraddizioni del proprio tempo. La fantasia per spiegare la realtà Dopo l esordio neorealista, Calvino continua a dar seguito alla propria vocazione all impegno intellettuale e filosofico soprattutto attraverso l immaginazione e il travestimento fiabesco. La fantasia e gli elementi surreali non sono però concepiti come un gioco o come ingenui strumenti di un frivolo intrattenimento letterario. Il racconto fantastico non è finalizzato all evasione dalla realtà ma, al contrario, funziona come spiegazione del mondo e lettura della contemporaneità, attraverso il filtro di uno sguardo ironico e per mezzo di uno stile nitido ed essenziale. Alla ricerca della felicità perduta Ciò si vede molto bene nei romanzi che costituiscono la trilogia I nostri antenati (1952-1959). Il visconte dimezzato, Il barone rampante e Il cavaliere inesistente recuperano la struttura narrativa della fiaba, senza però attingere alla sua funzione consolatoria, ma caricandola anzi della complessità dei rapporti sociali in cui l individuo si trova immerso. Ciascuno di questi romanzi è basato su una figura di cui 612 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi