IL CARATTERE - Un uomo taciturno e riservato

SE UNA NOTTE D INVERNO... Calvino rivelò che l amore per la fantasia e per la letteratura lo prese, ancora bambino, grazie al Corriere dei piccoli , il più diffuso settimanale italiano per giovani lettori. Era solo l inizio di un feeling particolare tra lui e i fumetti, che fu tra i primi intellettuali a considerare vere e proprie forme letterarie. Molte opere di Calvino sono state adattate per essere disegnate. Se una notte d inverno un viaggiatore, per esempio, diventa Se una notte d inverno un assassino in questo adattamento proposto dal fumetto Dylan Dog . (© Sergio Bonelli Editore. Dylan Dog è un personaggio ideato da Tiziano Sclavi. Disegno di Flaviano Armentaro) il carattere UN UOMO TACITURNO E RISERVATO A differenza di molti letterati, inclini a un certo narcisismo, Italo Calvino aveva un indole schiva, discreta, che a qualcuno pareva addirittura fredda. In effetti, amante della solitudine, più portato alla riflessione che al dialogo, egli parlava pochissimo di sé. «Sono ligure, ma mia madre è sarda: ho la laconicità di molti liguri e il mutismo dei sardi, sono l incrocio di due razze taciturne , confessa in un intervista del 1983. Una personalità distaccata Scrive in una lettera indirizzata al critico Claudio Milanini: «Ogni volta che rivedo la mia vita fissata e oggettiva sono preso dall angoscia, soprattutto quando si tratta di notizie che ho fornito io [ ], spero sempre d aggirare il mio rapporto nevrotico con l autobiografia . Per poter conoscere qualcosa sulla sua personalità e sul suo carattere, quindi, bisogna affidarsi quasi sempre alle testimonianze altrui. Ha detto Inge Feltrinelli, la moglie dell editore Giangiacomo Feltrinelli: «Lui ha avuto sempre un certo distacco mondano, una sorta di muro , non era molto loquace, non parlava molto: parlava solo per dire cose importanti . L amore per la vita Nonostante la sua riservatezza, Calvino non era certo un intellettuale chiuso o noioso. Ancora Inge Feltrinelli racconta di una serata trascorsa a L Avana: è il 1964 e i coniugi Feltrinelli hanno in progetto un autobiografia di Fidel Castro (iniziativa editoriale che poi naufragherà), il quale è molto interessato alla presenza di scrittori italiani a Cuba. «Venivano organizzate delle serate con questi scrittori. A una di queste, ricordo che era caldissimo, ci saranno stati almeno 40 gradi, incontrammo Italo Calvino. Arriviamo e vediamo Italo Calvino in una bellissima giacca bianca senza cravatta, stava con Chichita con la quale si era sposato da poco. Perché sposarsi a Cuba? Perché Cuba era un paese diverso, lei era ancora sposata in Argentina, in Italia non c era il divorzio e neanche in Argentina, e così si sposarono a Cuba. Quella sera nella casa si bevve molto, c era più alcool che cibo e molti burritos, balli, canti, ho visto Italo molto allegro, interessante e guardava molto le altre donne. Lei era molto argentina, piccola, allegra e lui sempre con la sua discrezione, era quasi inglese al confronto, riservato. Era un uomo da conquistare per poterlo conoscere . L AUTORE / ITALO CALVINO / 609

Classe di letteratura - volume 3B
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