Classe di letteratura - volume 3B

75 80 85 90 95 za di luce che ci esaspera: finché la cosa che cerchiamo di colpo nella mente si rapprende. «Manca qualcosa , disse il maresciallo al carabiniere Sposito che, col diploma di ragioniere che aveva, era la colonna della Stazione Carabinieri di S.,10 «manca qualcosa, o qualcuno . «Il panellaro , disse il carabiniere Sposito. «Perdio: il panellaro , esultò il maresciallo, e pensò delle scuole patrie non lo dànno al primo venuto, il diploma di ragioniere . Un carabiniere fu mandato di corsa ad acchiappare il panellaro: sapeva dove trovarlo, ché di solito, dopo la partenza del primo autobus, andava a vendere le panelle calde nell atrio delle scuole elementari. Dieci minuti dopo il maresciallo aveva davanti il venditore di panelle: la faccia di un uomo sorpreso nel sonno più innocente. «C era? , domandò il maresciallo al bigliettaio, indicando il panellaro. «C era , disse il bigliettaio guardandosi una scarpa. «Dunque , disse con paterna dolcezza il maresciallo, «tu stamattina, come al solito, sei venuto a vendere panelle qui: il primo autobus per Palermo, come al solito . «Ho la licenza , disse il panellaro. «Lo so , disse il maresciallo alzando al cielo occhi che invocavano pazienza, «lo so e non me ne importa della licenza; voglio sapere una cosa sola, me la dici e ti lascio subito andare a vendere le panelle ai ragazzi: chi ha sparato? . «Perché , domandò il panellaro, meravigliato e curioso, «hanno sparato? . 10 S.: la località in cui si svolge la vicen- da narrata e che lo scrittore non nomina per esteso, in omaggio a una convenzione del romanzo realista tesa a conferire un senso di verità a vicende che pure sono fittizie. DENTRO IL TESTO Una battaglia impossibile La diffidenza verso lo Stato I contenuti tematici La Sicilia raccontata da Sciascia non è soltanto una terra di contraddizioni (a partire dal contrasto tra la bellezza dei suoi paesaggi e le difficili condizioni di vita della sua popolazione); è anche il luogo in cui meglio si nasconde il groviglio oscuro delle sopraffazioni che riescono a paralizzare la ragione umana, fino a renderla impotente. Nel Giorno della civetta forse l opera più popolare di Sciascia e più efficace nel rappresentare il nodo dei rapporti tra organizzazioni mafiose e apparati di potere a lottare contro questa realtà è il capitano Bellodi, la cui azione risulta però contrastata da un clima sociale ostile alle istituzioni dello Stato, come è evidente sin dalle prime pagine del romanzo. Sciascia focalizza qui la sua attenzione sull atteggiamento omertoso delle persone, sulla loro paura delle organizzazioni mafiose, sul rifiuto di collaborare con le forze dell ordine, sulla diffidenza verso i loro esponenti: i passeggeri presenti sull autobus nel momento in cui l uomo vestito di scuro (r. 6) viene ammazzato hanno facce di ciechi, senza sguardo (rr. 15-16), perché preferiscono non vedere; l apparizione dei carabinieri suona come allarme (r. 33), perché la loro presenza disturba l acquiescenza nei confronti delle regole e dei dettami del potere mafioso. Nessuno dei passeggeri raccoglie l invito dei militari a risalire sull autobus; al contrario, tutti si preoccupano di fuggire. L autista finge di non sapere se il mezzo fosse affollato o no, il bigliettaio sostiene di non ricordare l identità di alcun passeggero, il panellaro chiede addirittura se davvero qualcuno abbia sparato. 592 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi