Classe di letteratura - volume 3B

IN BREVE Testi PLUS Taci, anima mia (C. Sbarbaro) La bambina che va sotto gli alberi (C. Sbarbaro) nizione dei rapporti fra cultura e società civile. Sul piano filosofico e scientifico la rivista prende posizione contro il tardo Positivismo, mentre su quello politico si schiera contro il moderatismo e il trasformismo giolittiano. In essa, comunque, confluiscono tendenze ideologiche tra loro anche molto diverse: accanto a un idealismo di matrice crociana, trovano spazio uno spiritualismo laico e uno spiritualismo cattolico, tendenze irrazionalistiche, misticheggianti e superomistiche (nietzschiane e dannunziane). Questa eterogeneità di indirizzi darà origine a contrasti insanabili, ma almeno nei primi anni (1908-1911) intorno alla rivista si sviluppa un lavoro collettivo ampio e fecondo. il caso, per esempio, del dibattito che lo storico e meridionalista Gaetano Salvemini (1873-1957) promuove sul problema del Mezzogiorno e sulle questioni del suffragio universale, dell analfabetismo e dell organizzazione della scuola. I letterati vociani Allo scoppio della Prima guerra mondiale, Prezzolini, schieratosi apertamente per l intervento dell Italia, lascia La Voce , che sotto la direzione di Giuseppe De Robertis si trasforma in rivista esclusivamente letteraria la cosiddetta Voce bianca , dal colore della copertina , accogliendo le firme di poeti e prosatori emergenti. Tra i poeti vi sono Aldo Palazzeschi ( p. 101), Clemente Rebora, Dino Campana, Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti (che ritroveremo più avanti). Tra i prosatori, ricordiamo i liguri Piero Jahier (1884-1966) e Giovanni Boine (1887-1917), il triestino Scipio Slataper (1888-1915) e il goriziano Carlo Michelstaedter (1887-1910). Gli autori che scrivono sulla Voce sono accomunati dalla preferenza per il soggettivismo, il sentimentalismo e l impressionismo. Le caratteristiche del vocianesimo Sebbene l opera di ciascuno di questi autori possieda specifiche peculiarità, alcuni tratti comuni consentono di parlare di una poetica vociana . In particolare, per quanto riguarda la poesia, ad accomunarli vi è la predilezione per i contenuti autobiografici e diaristici, la tendenza all abbandono sentimentale ed emotivo, il rifiuto delle strutture della poesia tradizionale (compresa quella di d Annunzio, che diventa il principale bersaglio polemico dei vociani), l aspirazione a una comunicazione diretta e immediata, l impressionismo soggettivistico ma anche, all opposto, la tendenza a un certo espressionismo, che attribuisce significati nuovi e inconsueti alle parole, caricandole di tensione e di violenza espressiva. I poeti della Voce pensano a una poesia pura e disimpegnata, senza legame con il contesto storico. La forma che prediligono è il frammento. Misticismo e frammentismo Soprattutto dopo il 1914, nella seconda fase della vita della rivista, i poeti vociani arrivano a vagheggiare un arte pura per questo la critica ha parlato di poesia pura , slegata da ogni vincolo con la realtà storica, sociale e civile. Secondo una concezione per la quale ciascun vocabolo ha in sé la propria autosufficienza, essi tendono a una sorta di misticismo della parola , rifiutando di attribuire alla loro poesia qualsiasi contenuto politico, morale la parola IMPRESSIONISMO/ Nell ambito delle arti figurative l Impressionismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia nella seconda metà del XIX secolo (tra i suoi rappresentanti, i pittori Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, douard Manet, Edgar Degas), basata su una tecnica rapida, sulla pittura all aria aperta e sulla scomposizione dei colori. Per estensione, con il termine impressionismo si intende in letteratura una rappresentazione della realtà esterna o interiore ottenuta mediante notazioni rapide, vivaci, accentuatamente visive, e anche sintatticamente sciolte, quasi staccate. In particolare, il termine qualifica la forma di prosa lirica e il gusto per il frammento che sono propri degli scrittori della Voce . Si possono riscontrare esempi di tale tecnica anche in certe poesie di Pascoli e in alcune parti del Notturno di d Annunzio vicine alla notazione diaristica. IL GENERE / LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO / 47

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi