Federigo Tozzi

IN BREVE Federigo Tozzi | LA VITA | Federigo Tozzi nasce a Siena nel 1883. Rimasto orfano di madre all età di dodici anni, compie studi irregolari e ha un adolescenza e una giovinezza inquiete, sia per le precarie condizioni di salute, sia, soprattutto, per i violenti contrasti con il padre, gestore di una nota trattoria della città. Nel 1908 è impiegato delle ferrovie a Pontedera e poi a Firenze, ma alla morte del padre torna a Siena, vivendo dei proventi delle poche terre ereditate. Nel frattempo comincia a scrivere poesie e racconti, collaborando anche con alcune testate locali. Nel 1913 fonda a Siena, con l amico Domenico Giuliotti, la rivista quindicinale La Torre (di cui usciranno solo pochi numeri), ispirata alle posizioni del conservatorismo cattolico, cui Tozzi è approdato dopo una giovanile adesione al sociali- Federigo Tozzi. smo. Nel 1914, costretto dai problemi economici a vendere l ultimo podere, si trasferisce a Roma, dove vive anni difficili ma di intensa creatività. Nel 1918 entra stabilmente nella redazione del Messaggero della Domenica , dove tra l altro conosce Luigi Pirandello. Muore a Roma nel 1920, in seguito a una polmonite. Tozzi raggiunge fama e notorietà soltanto dopo la morte. La sua narrativa è caratterizzata dal gusto per l introspezione e per l analisi psicologica. Testo PLUS Pietro e il padre (Con gli occhi chiusi) | LE OPERE | Un successo arrivato postumo Dopo due raccolte poetiche (La zampogna verde, 1911, e La città della Vergine, 1913), Tozzi approda definitivamente alla narrativa. Uno dei suoi primi racconti, Ricordi di un impiegato, più tardi rielaborato, apparirà postumo nel 1927. Tra i suoi romanzi maggiori si ricordano Con gli occhi chiusi (scritto nel 1912-1913 ma uscito nel 1919), Il podere (del 1918, poi pubblicato nel 1921) e Tre croci (anch esso scritto nel 1918 ma edito nel 1920). Postumi escono anche Gli egoisti (1923), Novale (1925), costruito sulle lettere scritte alla futura moglie Emma Palagi nel periodo 1902-1908, e le prose, gli aforismi e i diari raccolti tra il 1961 e il 1981 dal figlio Glauco nei 5 volumi Cose e persone. la rivista Solaria , in un numero monografico del 1930, a richiamare per prima l attenzione su Tozzi, oggi considerato uno dei più importanti narratori italiani della prima metà del Novecento. Dall impressionismo alla narrazione Pur essendosi formato al di fuori delle correnti letterarie più vive del tempo (in particolare lontano dal movimento della Voce ) e su letture varie e disordinate, che dagli antichi autori senesi (studiati e pubblicati dallo scrittore in un antologia nel 1913) giungono fino a Verga, Dostoevskij e d Annunzio, Tozzi è stato tra i primi narratori della sua generazione ad avvertire la necessità di uscire da quel dilettantismo di sensazioni (parafrasando l espressione che Croce ha usato a proposito di d Annunzio) tipico dell estetismo decadente, per svolgere invece una più profonda opera di indagine psicologica, scavando nella propria coscienza e interrogandosi sul senso della realtà. Portando progressivamente a maturazione il proprio stile narrativo, Tozzi tende a trasporre un istintivo impressionismo lirico, per molti aspetti vicino al frammentismo dei vo- 358 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi