Classe di letteratura - volume 3B

poetico di pronunciare (Fiori). Anche smemorare è un verbo di uso frequente nei poeti ermetici: significa letteralmente perdere la memoria , ma anche confondersi, turbarsi . Nel vocabolo gerbido (v. 12) uno dei maggiori studiosi dell Ermetismo, Mario Petrucciani, ha identificato non solo «una parola rara, ma anche lievemente vaga, precisa e insieme sfuggente, allusiva e simbolica , come è appunto, in generale, il lessico dei poeti di questa corrente: per i dizionari, infatti, si tratta di un terreno incolto, di una sorta di brughiera, ma anche di una pianta, di un giunco; ne è anche attestato l uso come aggettivo (per esempio in Camillo Sbarbaro e in Italo Calvino). L assolutizzazione della parola La critica ha parlato, a proposito di Quasimodo, di «poetica della parola e anche di «nominalismo , per dire che spesso nei suoi versi le parole contano più delle cose, degli oggetti, delle realtà a cui esse normalmente rimandano. Così chi legge è portato a concentrare la propria attenzione sui vocaboli e sul loro suono, più che a interrogarsi sui significati, che invece si intravedono appena, come in lontananza. Una poetica simbolista In tale aspetto della poesia di Quasimodo è chiaramente ravvisabile l influsso del Simbolismo. Stéphane Mallarmé aveva sostenuto che «nominare un oggetto significa distruggere i tre quarti della gioia della poesia, che è fatta del dono di indovinare a poco a poco . E Paul Valéry aveva scritto: «I miei versi hanno il senso che ognuno dei lettori presta a essi . Siamo di fronte, insomma, a un esaltazione della dimensione dell ambiguità e della polisemia di una poesia che si sente chiamata a evocare stati d animo, a suggerire sensazioni, a suggestionare più che ad affermare e a comunicare concetti, idee, contenuti. A tale modo di concepire l attività poetica, soprattutto quando condotto all estremo, non sono mancate critiche e persino stroncature, come quella di un autorevole letterato del tempo, Giuseppe De Robertis, il quale parlò, proprio a proposito di Quasimodo, di «una finzione di profondi sensi, che diventano nonsensi . VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 INTERPRETARE Riassumi, per quanto possibile, il significato della lirica in circa 5 righe. ANALIZZARE 2 3 4 Tra dono (v. 1) e abbandoni (v. 3) quale figura retorica ricorre? a Chiasmo. c Paronomasia. b Analessi. d Iperbato. Quale figura retorica possiamo individuare nel sintagma fioco cielo (v. 10)? a Analogia. c Sinestesia. b Sineddoche. d Apostrofe. Nell espressione i giorni una maceria (v. 13) troviamo 5 Se intendiamo il termine gerbido (v. 12) in senso vegetale (come giunco ), quale potrebbe essere il significato dell immagine? 6 Al di là della fondamentale ambiguità semantica di cui abbiamo dato conto, prova a fornire un interpretazione complessiva del componimento. SVILUPPARE IL LESSICO 7 Nel testo sono usati tre verbi derivati grazie all uso di un prefisso che modifica il significato del verbo primitivo. Quali? Quale sfumatura di significato danno loro i prefissi? Scrivi altri due verbi derivati per ciascuno dei prefissi e utilizzali in una frase. a un allitterazione. b un analogia. c una consonanza. d una similitudine. LA CORRENTE / ERMETISMO E DINTORNI / 331

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi