Classe di letteratura - volume 3B

30 35 40 45 50 ferma sul masso brullo; te insidia giovinezza, quella il lacciòlo d erba del fanciullo. L acqua è la forza che ti tempra, nell acqua ti ritrovi e ti rinnovi: noi ti pensiamo come un alga, un ciottolo come un equorea creatura che la salsedine non intacca ma torna al lito più pura. Hai ben ragione tu! Non turbare di ubbie il sorridente presente. La tua gaiezza impegna già il futuro ed un crollar di spalle dirocca i fortiliz del tuo domani oscuro. T alzi e t avanzi sul ponticello esiguo, sopra il gorgo che stride: il tuo profilo s incide contro uno sfondo di perla. Esiti a sommo del tremulo asse, poi ridi, e come spiccata da un vento t abbatti fra le braccia del tuo divino amico che t afferra. Ti guardiamo noi, della razza di chi rimane a terra. 28-29 te fanciullo: la giovinezza ti insi- dia, come il fanciullo insidia la lucertola con un filo d erba. 33-34 un equorea creatura che la salsedine non intacca: una creatura marina (equorea) che il sale non consuma, ma purifica (v. verso seguente). 35 lito: riva. 37 ubbie: fisime, inutili preoccupazioni. 38-41 La tua gaiezza impegna del tuo domani oscuro: la tua felicità è già in gra- do di orientare il futuro e il tuo scrollare le spalle, con atteggiamento d indifferenza, fa cadere le resistenze di un domani minaccioso. 42-43 ponticello esiguo: il trampolino. 47 come spiccata da un vento: come se un vento ti spingesse. 49 tuo divino amico: il mare. 51 chi rimane a terra: che è pertanto condannato a osservare la vita da lontano. Le parole valgono equoreo L aggettivo equoreo indica qualcosa che ha a che fare con il mare. Viene dal latino aequoreus, da aequor, -oris, mare , superficie piana , a sua volta derivato da aequus, uguale, piano : tale è infatti, a meno di condizioni meteorologiche avverse, la superficie del mare. L uso del vocabolo è soprattutto di tipo letterario: «Nell aprica terra [...] o nell equoreo seno (Giacomo Leopardi, Alla primavera). Trova almeno due sinonimi dell aggettivo equoreo. DENTRO IL TESTO La terra e il mare I contenuti tematici La minaccia del tempo, che investe la giovinezza, non offusca la tranquillità di Esterina, che vive con pienezza un sorridente presente (v. 37) e allontana le inquietudini con un indifferente scrollata di spalle. lei a compiere le uniche azioni descritte nel componimento: dapprima si distende al sole su uno scoglio, sino a diventare quasi un elemento del paesaggio (un alga, un ciottolo, v. 32), poi si tuffa in mare (t abbatti fra le braccia / del tuo divino amico che t afferra, vv. 48-49). Diventa così emblema di un adesione istintiva e non problematica alla natura. L AUTORE / EUGENIO MONTALE / 269

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi