La genesi e la composizione

IN BREVE strada nel mondo. La sua risposta a una realtà percepita come falsa e assurda non consiste nel pianto dei Crepuscolari, e nemmeno nell abbandono alla natura: il panismo dannunziano di Alcyone rappresenta per lui una scorciatoia impraticabile. Ora si tratta di affrontare con stoica fermezza i tormenti che la vita infligge, riconoscendo di volta in volta «ciò che non siamo, ciò che non vogliamo . La genesi e la composizione Pubblicati nel 1925 gli Ossi di seppia raccolgono componimenti scritti fra il 1916 e il 1924. Montale prima di Montale Nell Intervista immaginaria, pubblicata nel 1946, Montale ricordava di avere scritto da ragazzo «versi umoristici , qualche poesia «grottesco-crepuscolare alla maniera di Aldo Palazzeschi, e più tardi qualche «sonetto tra filosofico e parnassiano (il Parnassianesimo fu un movimento poetico francese del secondo Ottocento, che attribuiva particolare importanza agli aspetti formali e stilistici della poesia). Tutti questi esperimenti giovanili rimangono inediti, a differenza del primo frammento che il poeta ligure riconosce come veramente suo , ovvero Meriggiare pallido e assorto, a cui pone mano già nel 1916 e che viene inserito negli Ossi di seppia, al pari di vari testi comparsi in rivista tra il 1922 e il 1924. Alla prima del 1925 seguono altre edizioni riviste dall autore: negli anni 1928, 1931 e 1942. Le edizioni degli Ossi di seppia Ossi di seppia, raccolta d esordio di Montale, è pubblicata nel giugno del 1925 presso le edizioni dell intellettuale antifascista torinese Piero Gobetti, il quale poco prima aveva accolto sul Baretti , rivista da lui diretta, un importante intervento teorico del poeta dal titolo Stile e tradizione. La critica riserva agli Ossi un accoglienza nel complesso tiepida; all autore, che gli aveva manifestato la propria delusione, l amico scrittore Sergio Solmi risponde: «Il tuo è uno di quei libri che ad attendere hanno tutto da guadagnare . Le sue parole risulteranno profetiche. Nel 1928 Montale fa stampare da un altro editore torinese, Ribet, un edizione degli Ossi di seppia con una prefazione firmata da Alfredo Gargiulo, critico allora molto influente. Una terza edizione compare a Lanciano, presso l editore Carabba, nel 1931, e una quarta, l ultima che rechi correzioni rilevanti, di nuovo a Torino, presso Einaudi, nel 1942. Nel decennio precedente Montale era stato (erroneamente) assimilato alla corrente dell Ermetismo, diventando al tempo stesso un punto di riferimento culturale per un intera generazione di intellettuali antifascisti di vario orientamento. Come scriverà Carlo Salinari, critico, partigiano ed esponente del Partito comunista, «nella situazione storica del fascismo [ ] la disperazione di Montale ci appariva congeniale, senza mai presentarsi come una forma di eva- Piero Gobetti (1901-1926), che pubblicò la prima edizione degli Ossi di seppia, nel 1925. 258 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi