Classe di letteratura - volume 3B

AME VERSO L ES O T A T S DI 90 95 100 105 110 115 Ma questo suo essere diverso gli è riproposto dalla storia come realtà drammatica, quando il mondo viene nuovamente sconvolto dallo scatenamento delle persecuzioni razziali contro gli ebrei e dallo scoppio della Seconda guerra mondiale: per la sua «parte ebraica, pure Saba è messo al bando, deve nascondersi, deve attendere la Liberazione. Non si pensi però a una poesia enfatica. Lo stile di Saba è sempre di una discorsiva semplicità, anche se scava nel profondo dell anima, dove è difficile arrivare. Il suo discorso, l argomento perenne, pur nei momenti tragici della vita, rimane sempre quello del destino dell uomo, della situazione in cui si trova nella storia e della condizione in cui si trova a esistere; la condizione umana, messa a confronto con la sua, particolare e personale. Le vicende passano ma questi restano i problemi veri, con tutte le contraddizioni, le tentazioni, gli errori, gli entusiasmi, le ansie di verità, le passioni. L uomo Saba, quello che fu il piccolo Berto, ormai invecchia e le passioni giovanili lasciano il posto alla saggezza o, almeno, al desiderio di trovare la saggezza. Il vecchio savio può essere rappresentato come Ulisse, che ha peregrinato per i mari e ha conosciuti i mondi più strani, attraverso le più romanzesche avventure. Un Ulisse saggio e irrequieto, pronto a ripartire col bagaglio della sua saggezza, perché c è sempre ancora un al di là da raggiungere, da conoscere. E soprattutto un Ulisse che vuole lasciare al suo Telemaco un messaggio di verità. Ecco, Telemaco può essere un poco l emblema dei suoi antichi ragazzi, Glauco, Guido; Entello, la sua Linuccia, che tornano come a chiudere un cerchio. Così come tornano le «creature (gli uccelli, per esempio, ai quali dedica un intera raccolta di poesie). Nell epilogo della vita e del racconto si mantengono le promesse della giovinezza. Il romanzo si chiude senza colpi di scena. La morte (che verrà per lui il 25 agosto 1957) non è attesa con paura, non è un avvenimento tragico, ma la soluzione naturale dell esistenza, la conclusione della sua storia. il momento in cui ogni male si acquieta e le contraddizioni si compongono, si risolvono, in pace. (Folco Portinari, Introduzione, in Umberto Saba, Il Canzoniere, Einaudi Scuola, Torino 1990) COMPRENSIONE E INTERPRETAZIONE 1 Riassumi il contenuto del brano in circa 5 righe, individuando la tesi fondamentale sostenuta dall autore. 2 Per quale motivo Portinari definisce il Canzoniere di Saba forse il più importante romanzo italiano del Novecento (rr. 9-10)? 3 Qual è stata la malattia psicologica di Saba? 4 Che ruolo simbolico assume Trieste per il poeta? 5 Quale soluzione ha cercato Saba al dramma della propria diversità? 6 Che tipo di visione della guerra emerge dalla poesia di Saba? RIFLESSIONI E COMMENTO Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce. a Ripensando alle poesie di Saba da te lette, ti sembra di poter concordare con Portinari quanto alla centralità del motivo della diversità? Oppure hai l impressione che si impongano anche altri temi? Quali? b Portinari legge il Canzoniere di Saba come una sorta di dramma della diversità . Come viene percepita, nella società in cui vivi, la condizione di diversità (di vario tipo: etnico, religioso, di genere ecc.)? Più come una risorsa e una potenzialità o come un limite e magari anche come una ragione di discriminazione? L AUTORE / UMBERTO SABA / 243

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi