Classe di letteratura - volume 3B

35 40 45 50 55 60 65 70 come urgere14 una decorazione o aprire un negozio, non può nemmeno immaginare quale tenace sforzo dell intelletto, e quale disinteressata grandezza d animo occorra per resistere ad ogni lenocinio,15 e mantenersi puri ed onesti di fronte a se stessi: anche quando il verso menzognero è, preso singolarmente, il migliore. [ ] L onestà letteraria è prima un non sforzare mai l ispirazione, poi non tentare, per meschini motivi di ambizione o di successo, di farla parere più vasta e trascendente di quanto per avventura16 essa sia: è reazione, durante il lavoro, alla pigrizia intellettuale che impedisce allo scandaglio di toccare il fondo;17 reazione alla dolcezza di lasciarsi prender la mano dal ritmo, dalla rima, da quello che volgarmente si chiama la vena. Benché esser originali e ritrovar se stessi sieno18 termini equivalenti, chi non riconosce in pratica che il primo è l effetto e il secondo la causa; e parte non dal bisogno di riconoscersi ma da uno sfrenato desiderio dell originalità, per cui non sa rassegnarsi, quando occorre, a dire anche quello che gli altri hanno detto; non ritroverà mai la sua vera natura, non dirà mai alcunché di inaspettato. Bisogna non mi si prenda alla lettera essere originali nostro malgrado. Ed infatti, quali artisti lo sono meno che quelli in cui è visibile lo sforzo per diventarlo? Essi non riescono il più delle volte ad essere nemmeno personali: e vanno tanto più famosi per la spudoratezza dei furti e la vastità dei saccheggi:19 in quanto che nello stesso tempo che compiono una rapina la condannano, e si affermano20 miliardari che vivono del proprio. Anche mi apparisce dannosa la paura di ripeter se stessi: quando un sentimento è innato ed è innato il bisogno dell espressione, è naturale che fino che l uomo non può uscire dal proprio io, quel sentimento e quell espressione si ripetano, con l ossessione di chi sente qualcosa che la parola e il suono e tutte le arti e tutti i mezzi esteriori non possono mai rendere alla perfezione: quindi l inappagamento dopo ogni opera e la speranza di dir meglio la prossima volta. Sono pieni di ripetizioni il Canzoniere del Petrarca e quello del Leopardi e la parte più sublime della Commedia Il Paradiso ; perché questi poeti cercavano di sfogare una loro grande passione e non di sbalordire come dei giocolieri, che guai se ripetono due volte lo stesso numero. E se l ispirazione è sincera, e subisce quindi l influenza del particolar momento in cui nasce, c è sempre, per quante volte si ripeta, qualcosa che la contraddistingue; una inaspettata freschezza o una più grande stanchezza, uno scorcio di spettatore o di paesaggio, una diversa stagione od ora del giorno; qualcosa che dà al verso il suo colore unico e che solo l occhio del profano può confondere con l impressione antecedente. Né questa onestà è possibile che in chi21 ha la religione dell arte, e l ama per se stessa e non per la speranza della gloria, ma il paradiso del successo o il purgatorio dell insuccesso, se non lo lasciano del tutto indifferente, non menomano il suo amore e non lo fanno, per avidità di battimani, volgere né a destra né a sinistra. [ ] A questa maggiore onestà nel metodo di lavoro, deve necessariamente corrispondere un più austero programma di vita. Il poeta deve tendere ad un tipo morale il più remoto possibile da quello del letterato di professione, ed avvicinarsi invece a quello dei ricercatori di verità esteriori o interiori, le quali, salvo forse la più alta forma di intellettualità che occorre per investigare le seconde, sono tutt una cosa. [ ] 14 urgere: chiedere, sollecitare. 15 lenocinio: attrattiva, come quelle del- lo stile e della forma quando siano fini a sé stesse. 16 per avventura: per caso. 17 che impedisce il fondo: che rispar- mia all autore di scandagliare fino in profondità il proprio io, la propria interiorità. 18 sieno: siano. 19 furti saccheggi: i due termini si riferiscono ai prelievi da autori imitati, o addirittura copiati. Forse Saba si riferisce qui a d Annunzio, che più volte era stato accusato di plagi letterari. 20 si affermano: si dichiarano. 21 Né che in chi: e questa onestà è possibile solamente in chi. L AUTORE / UMBERTO SABA / 227

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Dalla Prima guerra mondiale a oggi