La bellezza e l’astuzia dell’Allegria (Nicola Gardini)

PALESTRA DI SCRITTURA INTERPRETAZIONE E COMMENTO Il poeta chiede di essere lasciato come una cosa [ ] dimenticata (vv. 9-14). L impressione è che voglia finalmente liberarsi dalla tragica e disumana esperienza vissuta nella guerra di trincea. Confronta questa lirica con altri testi di Ungaretti composti al fronte, soffermandoti sulla sua rappresentazione di quel tragico evento. Quindi, concentrati sulla ricerca di serenità che emerge in questo testo sviluppando almeno uno dei seguenti spunti: esprimi a parole tue la condizione psicologica del poeta; in particolari circostanze, anche tu hai provato o provi l esigenza di un personale raccoglimento interiore, lontano dalle inquietudini e dagli affanni dell esistenza? sulla base delle tue letture, rifletti sul motivo della solitudine in letteratura, citando altre occasioni nelle quali hai riscontrato da parte di chi scrive un bisogno di tregua e di silenzio; La bellezza e l astuzia dell Allegria Analisi e interpretazione di un TESTO ARGOMENTATIVO Nel testo critico seguente, lo studioso Nicola Gardini (n. 1965) si sofferma sulle caratteristiche della raccolta Allegria di naufragi di Ungaretti, mettendone in luce pregi e difetti. 5 10 15 20 Uscita nel 1919 con il titolo Allegria di naufragi, quindi nel 1931 e in un edizione definitiva nel 1942, L allegria comprende versi composti tra il 1914 e il 1919, cioè tutto il periodo della Prima guerra mondiale e in più l anno che precedette il conflitto e quello immediatamente successivo. Come gli Ossi di Montale, anche questo primo libro di Ungaretti rappresenta un archetipo del lirismo novecentesco. La sua maniera è stata influentissima, più influente della pur fortunata maniera degli Ossi. E ciò è chiaramente dovuto alla sua maggiore imitabilità. Ancora oggi tra gli aspiranti poeti di scarse letture complice la scuola la Poesia, quella con la maiuscola appunto, si identifica con lo stile dell Ungaretti esordiente: breve, asciutto, allusivo. Ungaretti ha diffuso con il suo esempio la rassicurante opinione che per fare una buona poesia bastino appena due parole (penso, inutile dirlo, a quella provocazione che è «Mattina 1); che, al poeta, infrangere le leggi della grammatica, abbozzare appena le immagini, risultare incomprensibile o approssimativo non sia solo consentito, ma necessario. Ma chi legge così L allegria, come un prototipo di comoda stringatezza, fraintende le sue ragioni profonde, e rovina se stesso e il modello. La scrittura di Ungaretti, certo, ha i suoi vezzi; spesso cade nell autocompiacimento; forse ha una fiducia eccessiva nella capacità di suggestione del poco che mette sulla pagina. Quella versificazione sincopata, quelle metafore intraducibili («sorsi d ombra , «germogli di desiderio , «bara di freschezza ecc.), quella soppressione della punteggiatura, diciamocelo, hanno fatto il loro tempo; se imitati, sono addirittura brutti ormai, pur continuando ad avere il loro effetto. Il libro ha le sue bellezze e le sue 176 / DALLA PRIMA ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Classe di letteratura - volume 3B
Classe di letteratura - volume 3B
Dalla Prima guerra mondiale a oggi