Classe di letteratura - volume 2

11 cantò fatali, ed il diverso esiglio per cui bello di fama e di sventura baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. 14 Tu non altro che il canto avrai del figlio, o materna mia terra; a noi prescrisse il fato illacrimata sepoltura. 9 diverso esiglio: le svariate peregrina- zioni dell eroe omerico. Diverso ha un doppio significato: molteplice ma anche differente dall esilio toccato in sorte a Foscolo. Esiglio è una forma antiquata di esilio . 10 per cui: attraverso il quale. bello di fama e di sventura: reso affascinante dalla sua triste sorte e dalla fama delle sue peripezie. Così, in uno degli episodi centrali dell Odissea, era apparso Ulisse a Nausicaa, figlia del re dei Feaci, che aveva sentito le storie raccontate dallo straniero misterioso approdato dal mare. 11 petrosa: rocciosa, arida. 12 il canto: i versi, in genere, e in partico- lare questo sonetto foscoliano. 13-14 a noi sepoltura: il destino ci condannò ad avere una sepoltura priva delle lacrime dei familiari, perché in terra straniera. Le parole valgono fatale Essendo il fato il destino, ciò che è fatale è voluto dal fato , quindi inevitabile, ineluttabile oppure predestinato dal fato, a cui il fato ha riservato un grande avvenire : «un avvenimento fatale ; «i colli fatali di Roma . Fatale può essere però anche ciò che è decisivo e risolutivo, nel bene come nel male: «l incontro fatale che decise del suo avvenire . E poiché purtroppo tutti gli esseri umani hanno un destino comune, fatale vuol dire anche mortale , funesto , disastroso : «il momento, l ora, il dì fatale sono quelli della morte; «un colpo o una caduta fatale è causa di morte, o comunque tale da produrre conseguenze gravi. Ma per non deprimerci troppo, concludiamo con un ulteriore significato di questo aggettivo: detto di persona, che è strumento del fato, per cui il fato si compie. Con riferimento a quest ultima accezione, chi è detto anche in tono scherzoso «un uomo o «una donna fatale ? DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Sfera del mito e sfera privata L ispirazione del sonetto è chiaramente autobiografica: la terra natale (Zacinto mia, v. 3; ove il mio corpo fanciulletto giacque, v. 2; materna mia terra, v. 13), l esilio, la morte in un paese straniero, la sepoltura senza conforto costituiscono motivi centrali della poetica foscoliana. Tuttavia la condizione soggettiva non viene esibita direttamente, ma filtrata attraverso le immagini del mito e l evocazione dei luoghi della classicità, che il poeta connette alla propria vicenda esistenziale in un gioco virtuosistico di rimandi e allusioni. Secondo una precisa cifra espressiva e una sua tipica, intima sensibilità, Foscolo intreccia passato e presente, mitologia ed esperienza personale, identificandosi profondamente nei valori e nelle suggestioni della civiltà greca. In tal modo, la sua origine greca riconduce alla nascita di Venere, emersa dalle acque del greco mar (v. 4); quindi, in un progressivo allargamento di pensiero, l accenno alla dea comporta il passaggio successivo all epos di Omero e di conseguenza al suo eroe immortale, Ulisse, del quale il poeta condivide la condizione errabonda di esule. Foscolo e Ulisse Però, a differenza dell eroe omerico, al quale fu concesso di approdare nuovamente a Itaca, l isola da cui era partito, Foscolo sente profeticamente che a lui il ritorno sarà per sempre negato: Né più mai toccherò le sacre sponde (v. 1). Mentre Ulisse simboleggia l eroe classico, che trionfa dopo aver combattuto le avversità della sorte, il poeta incarna la malinconica negatività del personaggio romantico, destinato alla sconfitta storica. Quello di Foscolo rimarrà infatti un viaggio senza fine, emblema di una condizione perenne di smarrimento e sradicamento, che è conseguenza di uno spirito inquieto (la percezione dell impossibilità di recuperare il luogo mitico della fanciullezza innocente, qui descritto con immagini idilliche e cariche di nostalgia: sacre sponde, v. 1; isole feconde, v. 5; le tue limpide nubi e le tue fronde, v. 7), a cui non sono estranee motivazioni politiche (la delusione napoleonica è già consumata). La concatenazione sintattica Le scelte stilistiche La rievocazione di Venere costituisce la base di un architettura complessa, che si struttura per addizione progressiva di passaggi, tutti tenuti insieme da una concatenazione sintattica che supera la struttura delle strofe e che, senza soluzione di continuità, congiunge 600 / IL PRIMO OTTOCENTO

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento