Classe di letteratura - volume 2

in un solo ampio periodo, scandito dagli enjambement, le due quartine e la prima terzina. Il poeta parte dalla vicenda personale e familiare per arrivare al ritorno in patria di Ulisse: un ricongiungimento, questo, che viene sottolineato dalla collocazione delle parole più significative, Itaca e Ulisse (vale a dire la patria e l eroe), nella posizione privilegiata della fine del verso (baciò la sua petrosa Itaca Ulisse, v. 11). L identificazione con Omero Foscolo, che, come detto, non può condividere il destino fortunato dell eroe, si rispecchia tuttavia nel poeta che lo ha immortalato: il parallelismo tra Omero che cantò le imprese di Ulisse (v. 9) e lui stesso che offre alla propria terra il dono del canto (v. 12) evidenzia un fato personale tragico perché su di esso grava la condanna dell illacrimata sepoltura (v. 14), ma al tempo stesso glorioso dal momento che sarà reso immortale dall arte. Il distacco dalla patria è una terribile lacerazione imposta all uomo moderno, a cui non resta che la poesia per consolare una perdita irrimediabile. Si afferma così un altro dei temi portanti dell arte foscoliana: la fede nella poesia come forza capace di superare la finitezza del tempo umano e di rendere eterne le gesta degli eroi e la bellezza dei luoghi. Il riscatto dalla morte e dalle sventure esistenziali è così possibile grazie ai miti dell Ellade, non riproposti in chiave ornamentale (come accadeva nella produzione di gran parte dei letterati neoclassici), ma rivissuti come emblemi di una suprema bellezza conservata da un arte superiore, capace di rendere limpido e armonioso tutto ciò che su questa Terra è invece fugace e doloroso. I tempi verbali e la struttura circolare Un ultima considerazione va fatta in merito alla studiata trama dei tempi verbali, che fissa l ordine cronologico della Storia, divisa tra il passato della dimensione mitica e atemporale di un infanzia universale e il futuro personale evocato profeticamente. All eterno presente che cristallizza la descrizione dell isola (Zacinto mia, che te specchi nell onde, v. 3) si contrappongono i passati remoti con cui il poeta parla di sé (a noi prescrisse il fato, vv. 13-14), di Venere, di Omero e di Ulisse. Il tempo futuro riguarda invece unicamente il destino dell io lirico e ricorre in due occasioni: entrambe sono di segno negativo e vengono significativamente poste in apertura (Né più mai toccherò, v. 1) e in chiusura (Tu non altro che il canto avrai, v. 12), a rimarcare una sorta di circolarità nella struttura del componimento, dalla nascita del poeta fino alla sua morte, che lo vedrà restituito finalmente alla terra ma senza la consolazione delle lacrime dei cari. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE 1 Svolgi la parafrasi del sonetto, prestando attenzione a ricostruire i periodi secondo l ordine consueto, alterato dall ampio uso che Foscolo fa dell iperbato. ANALIZZARE 2 I motivi dell esilio e dell arte poetica si intrecciano nel sonetto: individuali, trascrivendoli nella tabella. Esilio 3 Individua gli enjambement presenti nel testo. 4 Individua le due apostrofi a Zacinto e spiega i concetti che vi vengono espressi. 5 Si alternano, nel sonetto, immagini legate alle sfere dell acqua e della terra: elencale nelle due colonne. Acqua Terra Arte poetica L AUTORE / UGO FOSCOLO / 601

Classe di letteratura - volume 2
Classe di letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento