Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3

Il belga REN MAGRITTE (1898-1967) dipinge quadri di forma accademica, tecnicamente perfetti. La sua pittura è fedele alla realtà e dettagliata come un quadro fiammingo. Eppure le sue immagini sono ambigue e generano inquietudine. Questo perché Magritte gioca con i meccanismi della rappresentazione. Dopo lo studio all Accademia di belle arti di Bruxelles, impressionato dalla pittura metafisica di de Chirico, Magritte si trasferisce a Parigi e si unisce ai Surrealisti. Ma la sua pittura non è onirica come quella di molti del gruppo. E se per caso dei sogni vi prendono parte, scrive il pittore, «si tratta di sogni volontari in cui nulla è vago . René Magritte, I valori personali, 1952, Collezione privata Uno dei procedimenti tipici di Magritte è lo straniamento dell oggetto, ottenuto tramite la rottura dei nessi logici, che normalmente mettono le cose in relazione fra loro. Nell opera I valori personali ad esempio crea dei mutamenti di scala degli oggetti d uso quotidiano: «La mia pittura consiste in immagini sconosciute di ciò che è noto . In Golconda (1953, The Menil Collection, Houston), fra palazzi anonimi cadono dal cielo uomini comuni piovono. Sono tutti uguali come moduli standardizzati (ossia massificati). Il pittore catalano SALVATOR DAL (1904-1989) dà un interpretazione personale del Surrealismo. Elabora, infatti, una pittura figurativa accademica, in cui domina la precisione e il virtuosismo tecnico (ossia la capacità di raffigurare un soggetto col massimo della fedeltà all originale). Nel 1926 visita Parigi e conosce Picasso, che ammira molto. Così comincia a sperimentare materiali extrapittorici come sughero, sabbia, spago, come nell Asino putrefatto In quest opera affronta il tema della morte e del disfacimento con colori chiari e forme biomorfiche derivate da Mir . Nel quadro la scritta che significa questa non è una pipa ci fa riflettere sull ambiguità linguistica fra una pipa reale e la sua raffigurazione. Infatti dice il pittore chi oserebbe pretendere che l immagine di una pipa sia una pipa? Nessuno. Quindi, non è una pipa . René Magritte, Il tradimento delle Immagini, County Museum of Art, Los Angeles Il problema della fluidità del tempo, della sua soggettività e il fatto che sia imprescindibile dalla memoria, coinvolge molto Dalì, che lo affronta in uno dei suoi quadri più famosi: La persistenza della memoria. «Avevamo mangiato Camembert molto forte - racconta il pittore - e dopo che tutti se ne erano andati io rimasi a lungo a meditare sul problema filosofico dell ipermollezza di quel formaggio . proprio in quel momento che nasce l idea degli orologi molli. Salvator Dal , La persistenza della memoria, 1931, Museum of Modern Art MoMA, New York Salvator Dalì, Asino putrefatto, 1928, Collezione André-Fran ois Petit 73

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi