Oltre la Metafisica

OLTRE LA METAFISICA Nella corrente della Metafisica rientrano i pittori Savinio, Morandi e de Pisis, anche se ognuno segue percorsi artistici personali. ALBERTO SAVINIO (1891-1952), pseudonimo di Andrea de Chirico, è pittore, musicista e scrittore. I suoi dipinti raffigurano visioni fantastiche. L isola dei giocattoli (1930) è una visione in bilico fra ironia e tragedia, mostra il naufragio di una zattera (tragedia) composta da giocattoli. Il giocattolo ricorre in diverse opere di questo periodo e allude a Alberto Savinio, L isola dei giocattoli, 1930, Collezione privata un infanzia dell uomo e dell universo. In Annunciazione (donna alla finestra) (1932, Casa-museo Boschi di Stefano, Milano) Giorgio Morandi, Natura morta con manichino, 1918, Museo dell Ermitage, San Pietroburgo il pittore raffigura un episodio tipico dell iconografia cristiana usando un linguaggio metafisico. La donna (come molte altre figure di opere degli anni Trenta) ha la testa di uccello, ma qui il pellicano è anche un simbolo cristiano di carità. Inoltre le proporzioni deformate e lo spazio angusto creano un senso di spaesamento e un atmosfera onirica (di sogno). Proprio queste atmosfere delle composizioni di Savinio si avvicinano al Surrealismo [vedi pag. 72]. GIORGIO MORANDI (1890-1964), dopo una breve fase futurista, attraversa un periodo metafisico. Dipinge una serie di nature morte concepite come scatole prospettiche, in cui lo spirito metafisico non è tanto nelle atmosfere quanto nella presenza di oggetti strani, illogici, sospesi nel vuoto, che proiettano ombre innaturali, come nella Natura morta con manichino. Poi, in un secondo momento, Morandi cerca l armonia compositiva e la perfezione formale nella natura morta, che resterà il centro del suo interesse. La sua è una pittura fatta di minime variazioni cromatiche di pochi colori (grigi, marroni e rosa) come in questa Natura morta (1929, Pinacoteca di Brera, Milano). Anche DE PISIS (1896-1956) è attratto dalla Metafisica di de Chirico. Nelle opere del periodo parigino (1925-39) realizza delle nature morte metafisiche; ne è un esempio La grande conchiglia, dove lo spaesamento fantastico è creato dalla conchiglia che si erge Filippo de Pisis, La grande conchiglia, 1927, GAM, Torino 70 gigantesca davanti a un architettura rosa. Successivamente, durante i viaggi a Londra e a Venezia, de Pisis realizzerà paesaggi en plain air.

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi