Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3

A Parigi de Chirico dipinge il ritratto di Guillaume Apollinaire (1914, Musée National d Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi), in cui costruisce lo spazio come una scatola in prospettiva, ma gli oggetti contenuti all interno hanno un diverso punto di vista. In primo piano c è una statua greca con occhiali da sole, forse un riferimento ai poeti greci che si credeva fossero ciechi; sullo sfondo la sagoma di Apollinaire sembra un bersaglio (il poeta era stato infatti ferito in guerra). A Ferrara, compare per la prima volta il tema del manichino. L artista stesso ne spiega il significato come simulacro (immagine) della figura umana. In uno dei dipinti più famosi dell artista Le muse inquietanti (1918, Collezione privata) due teste di manichini da sartoria su corpi di statue occupano il primo piano; lo spazio sembra un teatro deserto, i solidi geometrici sono sfalsati. Tutto ciò rende l atmosfera carica di mistero e comunica inquietudine. Queste atmosfere enigmatiche e misteriose influenzeranno profondamente i movimenti artistici europei del dopoguerra. CARLO CARR METAFISICO (1881-1966) Un contributo originale alla Metafisica è dato da Carrà che, messo in crisi dalla guerra, abbandona il Futurismo. Carrà torna così a una pittura più statica e volumetrica come si nota nel quadro La carrozzella (1916, MART, Rovereto). Ricoverato poi nell ospedale militare di Ferrara, incontra qui de Chirico e nel 1917, lavora con lui per tre mesi. Sotto la sua influenza esegue alcune opere metafisiche come L ovale delle apparizioni. Pur usando elementi iconografici di de Chirico (come pesci e manichini), le tele di Carrà mostrano una tavolozza più chiara e luminosa che dà alla visione un aspetto più sereno e meno enigmatico. Verso gli anni Venti la pittura di Carrà e di de Chirico si apre a una visione più classica. Questo nuovo orientamento si inserisce nel clima del Ritorno all ordine , [vedi pag. 75] che coinvolge molti artisti che avevano partecipato alle Avanguardie. Il critico tedesco Worringer, riflettendo sul piccolo dipinto di Carrà Pino sul Mare (1921, Collezione privata) parla di valore classico eterno. Gli elementi tipici della Metafisica sono scomparsi e l immagine semplice rimanda a una pittura senza tempo, vagamente ispirata ai dipinti del Trecento e Carlo Carrà, L ovale delle apparizioni, 1918, Pinacoteca di Brera, Milano Quattrocento. 69

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 3
Dal Neoclassicismo a oggi