Bernini

BERNINI (1598-1680) Con la crescita del collezionismo di oggetti antichi (dai piccoli oggetti, come monete e gioielli, alla collezione di grandi statue, busti e frammenti), si aprono nuove strade per gli artisti, come quella del restauro delle statue antiche. Proprio quest attività è svolta da Pietro Bernini e dal figlio Gianlorenzo Bernini, soprattutto in età giovanile. La disposizione verso l antico si mostra nelle opere che Gianlorenzo esegue per il suo protettore Scipione Borghese. GLI ESORDI Il virtuosismo tecnico In Enea e Anchise (1618-19 Galleria Borghese, Roma) la pelle dei protagonisti, di tre età differenti, è resa con tre diversi trattamenti del marmo. L uso del trapano Nel Ratto di Proserpina (1621-22, Galleria Borghese, Roma) Bernini usa il trapano nella barba di Plutone, re degli inferi. La mano del dio sembra affondare nella carne di Proserpina. 84 I gruppi scultorei (chiamati borghesiani dal nome del committente) sono tre soggetti mitologici e uno biblico, realizzati da Bernini in cinque anni. Sono opere in cui l ideale classico tocca un vertice assoluto e aprono la carriera di Bernini. Una delle maggiori novità di queste scultura è la rappresentazione di figure in movimento o che stanno per muoversi. Il movimento Apollo e Dafne (1622-25 Galleria Borghese, Roma) tema ripreso dalle Metamorfosi di Ovidio, sembrano rompere la staticità del marmo. Una linea obliqua parte dal piede del dio, continua nel corpo della ninfa che fugge, e arriva fino al braccio alzato che si sta trasformando in alloro. La massima tensione fisica David (1623-24 Galleria Borghese, Roma) è teso, colto nel momento in cui sta per scagliare il sasso. in posizione frontale. Il punto di vista dell osservatore coincide idealmente con quello di Golia, che sta per essere colpito. Bernini rompe i confini fra arte e spazio reale.

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò