Il Barocco maturo

IL BAROCCO MATURO Il Giubileo del 1675 si svolge sotto Clemente X ed è improntato a un nuovo spirito di conciliazione fra Chiesa cattolica e Protestanti. In particolare nel Palazzo Altieri (il palazzo di famiglia del papa) si realizza un ciclo di affreschi che è espressione di quello che viene chiamato Barocco maturo. IL BAROCCO PRIVO DI ECCESSI DI MARATTA Il pittore più importante di questi anni a Roma è Carlo Maratta, attivo a Palazzo Altieri. Maratta riesce nel difficile compito di conciliare le due opposte tendenze del panorama pittorico romano: quella barocca e quella classica, partendo dal classicismo di Raffaello e aggiornandolo nella direzione di un Barocco privo di eccessi. In onore al nome del papa Clemente X, Maratta dipinge il Trionfo della Clemenza, rappresentando una lieta assemblea di figure splendenti riunite attorno alla personificazione della Clemenza. I personaggi, chiari e privi di scorci troppo arditi, si rivolgono al mondo sottostante con benevolenza, irraggiando bellezza e gioia di vivere. L affresco sembra una risposta agli affreschi straripanti della volta del Gesù, degli stessi anni. Nel 1699 Maratta diventa principe dell Accademia di San Luca, carica che per lui diventa a vita. Questo ci dà la misura del prestigio e della sua Carlo Maratta, Trionfo della Clemenza, 1673-75, Palazzo Altieri, volta del salone, Roma influenza nel mondo accademico. LA PITTURA DI GENERE Già nei primi decenni del Seicento si forma a Roma una sorta di associazione di pittori che si oppongono sia alla visione accademica di Federico Zuccari [vedi pag. 67] sia allo spirito grandioso del Barocco. Si tratta dei Bamboccianti, il primo movimento artistico consapevole di se stesso nella storia della pittura occidentale. Questi artisti dipingono scene di vita quotidiana (come piazze in festa, mercati, locande e interni domestici) in una direzione popolaresca e idealizzata, ma lontane dal naturalismo drammatico di Caravaggio. I maggiori esponenti di questo genere, vengono dall Olanda e delle Fiandre, dove la tradizione di una pittura minuziosa della realtà quotidiana è molto viva. Fra loro spicca l olandese Pieter van Lear detto il Bamboccio, che dà il nome al movimento, e il suo seguace Johannes Lingelbach. Johannes Lingelbach, Venditori di ciambelle, 1640, Galleria Nazionale d arte antica, Palazzo Barberini, Roma 83

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò