Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

GUERCINO Giovanni Francesco Barbieri, detto Guercino, (anche lui emiliano) mostra uno stile arioso con forti contrasti di luce e ombre, che non sono in funzione del volume (come in Caravaggio), ma che creano freschezza e trasparenza. chiamato a Roma dal papa Gregorio XV Ludovisi, per la decorazione del Casino (villino) Ludovisi. L Aurora rappresenta, nell intento della famiglia, il simbolo di una nuova era che si apre con il papa Ludovisi e anche una sfida alla potente famigli Borghese, che anni prima aveva commissionato lo stesso soggetto al Reni. Guercino, Aurora, 1621, Casino Ludovisi, Roma DOMENICHINO Anche Domenico Zampieri, detto Domenichino, è emiliano e ha uno stile caratterizzato da un forte classicismo. Nel 1601 giunge a Roma e lavora con i fratelli Carracci. Lo stile di Domenichino esprime una classicità legata all idea del bello, teorizzata in quegli anni dal suo amico Giovanni Battista Agucchi, che ritiene sia compito dell arte elevare gli animi dai tormenti della vita quotidiana verso il bello ideale. In Sant Andrea della Valle Domenichino dipinge, nei pennacchi della cupola, figure mastodontiche (gigantesche) di santi e profeti. La cupola sarà dipinta, invece, dal parmigiano Lanfranco, suo rivale. Nei contrasti che si scateneranno fra i due artisti sono prefigurate le due direzioni che prenderà l arte nei decenni successivi: la via classica di Domenichino e la via barocca di Lanfranco. Domenichino, San Giovanni Evangelista, 1623, Sant Andrea della Valle, pennacchio della cupola, Roma LANFRANCO L emiliano Giovanni Lanfranco è un altro allievo dei Carracci. Lavora a Parma con Agostino e alla sua morte arriva a Roma. Lanfranco recupera la tradizione emiliana delle grandi superfici ad affresco, rifacendosi al modello di Correggio, che era molto apprezzato dai Carracci, soprattutto per l aspetto prospettico e per l abilità negli scorci di sottinsù. La cupola di Sant Andrea della Valle a Roma, con l Assunzione della Vergine, mostra infatti che il pittore ha ben presente le cupole di Correggio a Parma [vedi pag. 56]; ed è lui che per primo porta a Roma la grande lezione di questo pittore morto quasi un secolo prima. Lanfranco concepisce il tema come un volo di figure verso l alto, dipingendo un vortice di figure in uno spazio luminoso e illusionistico. Lanfranco, Assunzione della Vergine, 1625-28, Chiesa di Sant Andrea della Valle, Roma 80

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò