ARTE E CONTRORIFORMA

IL MANIERISMO VENETO: TINTORETTO E VERONESE Jacopo Robusti detto il Tintoretto passa dalle prime opere monumentali e con colori precisi, a composizioni complicate, con scorci audaci. Ne è un esempio il Ritrovamento del corpo di san Marco (1562-66, Pinacoteca di Brera, Milano), mentre alcuni veneziani cercano il corpo di san Marco ad Alessandria d Egitto per riportarlo a Venezia, il santo appare per fermare la profanazione delle tombe (in alto a destra) e mostrare dov è il suo corpo. La mancanza di simmetria, il punto di fuga decentrato e i bagliori di luce, che comunicano la drammaticità dell evento, sono caratteristiche del Manierismo veneto. Paolo Caliari detto il Veronese esprime una visione originale dell arte di Tiziano. Si distingue per le sue scene complesse che mostrano colori chiari e luminosi, vivacità narrativa e virtuosismo (bravura) prospettico. La sua sensibilità per lo spazio architettonico si esprime al massimo negli affreschi della villa Barbaro a Maser costruita da Palladio. Veronese trasforma gli ambienti architettonici del Palladio in modo così marcato da suscitare una presunta avversione dell architetto, che infatti non cita il pittore nelle pagine dedicate alla villa, nel suo trattato (I quattro libri dell architettura). ARTE E CONTRORIFORMA Nel Concilio di Trento viene organizzata l azione riformatrice della Chiesa cattolica, che prende il nome di Controriforma, e che ha conseguenze importanti sull arte e sull architettura. Vengono stabilite anche le regole per le iconografie dei santi e le norme per la chiarezza comunicativa. Fra i pittori della Controriforma emergono Federico Zuccari, che nel suo Giudizio universale anticipa la spazialità barocca e Federico Barocci che invece, con la sua dimensione intima e familiare crea il genere a carattere devozionale per la committenza privata (cioè non ufficiale). Questo tipo di pittura, che avrà molta fortuna, gli consente una particolare libertà nell ideazione Federico Zuccari, Giudizio universale 1575-79, Santa Maria del Fiore, Firenze delle scene, come si nota nella sua Madonna del gatto (1575, National Gallery, Londra). 67