Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

PARMIGIANINO (1503-1540) Una delle personalità più eccentriche del Cinquecento è Francesco Mazzola, detto Parmigianino dal luogo di origine (Parma). Dopo un epidemia di peste parte per Roma, dove entra in contatto con i circoli degli allievi di Raffaello attivi in Vaticano, ma soprattutto con il Rosso. Poi, in seguito al Sacco di Roma, torna a Parma, dove dipinge la sua opera più nota, la Madonna dal collo lungo. Il dipinto, rimasto incompiuto per la morte dell artista, viene lo stesso collocato sull altare e poi acquistato da Ferdinando de Medici nel Seicento. La tavola mostra molti elementi di rottura con la razionalità e l ordine rinascimentale, vi si notano infatti: le proporzioni distorte dei personaggi (il bambino allungato, il collo della Vergine troppo lungo, l uomo col cartiglio - forse san Girolamo - troppo piccolo); la fila di colonne nello sfondo che svettano nel nulla; alcuni elementi simbolici come il vaso (simbolo della maternità) e il cielo Parmigianino, Madonna col collo lungo, 1534-40, Uffizi, Firenze plumbeo prefigurazione (anticipazione simbolica) della morte di Cristo. Nel 1535 Parmigianino firma un contratto con cui si impegna a finire in diciotto mesi la decorazione dell abside e del sottarco della chiesa della Madonna della Steccata. Il tema affrontato è quello della parabola del vangelo delle Vergini savie e le vergini stolte. savie: sagge. Per l affresco del sottarco Parmigianino crea una composizione elaboratissima in cui tre fanciulle per lato sembrano danzare su uno sfondo architettonico a cassettoni con rosoni dorati, inquadrati da cornici cariche di animali, frutti, festoni di ogni tipo, una decorazione ricca di significati simbolici. Il lavoro si protrae per nove anni e Parmigianino viene addirittura incarcerato per due mesi per non aver mantenuto l impegno. Poi avventurosamente il pittore lascia la città e, abbandonato dalla famiglia, carico di debiti e dedito alle pratiche magiche muore a trentasette anni. Il tema delle Vergini savie e stolte è tratto da una parabola del Vangelo, che fa riferimento all uso del corteo di vergini che accompagna lo sposo alla festa. Mentre attendono lo sposo, alcune vergini (le savie) conservano il poco olio che hanno, mentre altre (le stolte) si addormentano e lo consumano tutto, così devono allontanarsi per comprarne altro. All arrivo dello sposo loro non ci sono e quindi entrano solo le altre alla festa. Parmigianino, Le Vergini stolte, 1535-39, Chiesa di Santa Maria della Steccata, Parma 65

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
Dal Rinascimento al Rococò