Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2

possente. In questa struttura massiccia, però, Giulio Romano sembra giocare con gli elementi del vocabolario classicista, prendendosi delle licenze e combinandoli in modo inconsueto in modo da creare stupore [vedi particolare pagina al lato]. Anche gli affreschi dell interno rispondono alla stessa finalità di creare sorpresa e ammirazione. Nell angolo nord ovest del palazzo si apre la Sala dei Giganti, uno dei vertici della produzione dell artista. I lavori di questa sala durano cinque anni; il tema, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, è quello mitologico dei Giganti atterrati da Zeus. Al centro della volta, in una corona di nubi, Giove fulmina i giganti. Sopra Giove è dipinta un aquila, attributo del dio, che rimanda anche a quella imperiale: nel 1532, infatti, la sala (sebbene non completata) era stata mostrata all imperatore Carlo V in visita a Giulio Romano, Palazzo Te, dal 1526, Sala dei Giganti, Mantova Mantova. La stanza è spettacolare per la potenza espressiva e il dinamismo delle scene. Il pittore vuole negare i limiti architettonici della stanza. GLI ARCHITETTI ANTONIO DA SANGALLO E PERUZZI Esponente di un classicismo esasperato è l architetto Antonio da Sangallo il Giovane, una cui parte importante dell attività è dedicata alle architetture militari. Collabora con Raffaello alla fabbrica di San Pietro. Alla sua morte diventa direttore della fabbrica insieme a Peruzzi. Nel 1514 il cardinale Alessandro Farnese lo incarica di costruire un nuovo palazzo a Roma. Il palazzo, concepito come residenza cardinalizia per i due nipoti del committente, viene poi trasformato quando il Farnese diventa papa con il nome di Paolo III. E sarà il modello per le dimore signorili di tutto il Cinquecento. Baldassarre Peruzzi, pittore e architetto senese, arriva a Roma chiamato da Agostino Chigi per la costruzione della sua villa sul Tevere, poi chiamata Villa Farnesina. La villa è caratterizzata da una cornice che segna la divisione fra i piani (marcapiano) e una pianta a U . La Farnesina rappresenta la nuova tipologia di villa che avrà grande diffusione nel Cinquecento: una villa vicino al centro urbano, priva di funzioni agricole e destinata allo svago. Nel corpo centrale verso il giardino e si apre una loggia che ospitava le rappresentazioni teatrali. Un altra loggia era nel corpo laterale le due logge creano un diaframma fra esterno e interno. Baldassarre Peruzzi, Villa Farnesina, 1505-11, Roma Antonio da Sangallo il giovane, Palazzo Farnese, dal 1541-49, Roma

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
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Dal Rinascimento al Rococò