VENEZIA: GIORGIONE E TIZIANO

VENEZIA: GIORGIONE E TIZIANO Nell Italia del primo Cinquecento, Firenze e Venezia rappresentano due modi diversi di concepire l arte. A Firenze la concezione dell arte è basata sul primato del disegno , visto come fondamento di tutte le arti; mentre a Venezia si ha un uso particolarissimo del colore definito primato del colore sul disegno . Le due visioni però mostrano anche reciproche influenze, il breve soggiorno veneziano di Leonardo ha un ruolo importante per pittori come Giorgione e Tiziano che riprendono da lui lo sfumato e gli studi sulla fisionomia umana. GIORGIONE: LA PITTURA TONALE (1447 ca.-1510 ca.) Di Giorgione non si conosce la data di nascita ma si sa che è a Venezia intorno al Cinquecento (quando in città era presente anche Leonardo) e che è attivo nella bottega di Giovanni Bellini. La Pala di Castelfranco è l unico dipinto di Giorgione destinato a un altare. La composizione è piramidale. Il dipinto è nettamente separato in due zone con due differenti rese spaziali: una inferiore in cui la profondità è ottenuta con la prospettiva geometrica l altra superiore ottenuta grazie al sapiente uso dei colori. A destra lo sguardo si perde nello sfondo delle Alpi, mentre a sinistra un borgo medievale è dominato da una torre. Proprio nel paesaggio si nota la grande innovazione pittorica di Giorgione: la pittura tonale, che sarà la caratteristica di tutta la pittura veneta. Si tratta dell uso di colori puri (senza il disegno) utilizzati in una scale limitata di tonalità. La mancanza di contorni netti, inoltre, Giorgione, Pala di Castelfranco, 1503-1504, Duomo, Castelfranco Veneto pittura tonale: è un tipo di pittura che si afferma a Venezia con Giorgione e Tiziano; è basata su macchie di colori senza contorni definiti e sull uso di diversi toni di colore, caldi e freddi, accostati per dare l illusione della profondità. permette di fondere le figure con lo spazio rendendole più vicine alla realtà. Il dipinto più famoso di Giorgione è La Tempesta . Come per molte opere dell artista il soggetto è oscuro. Si è pensato ad Adamo ed Eva (che allatta Caino) cacciati dal paradiso. Ma il luogo è reso molto reale dalla città sullo sfondo, con edifici che richiamano città venete. Un altra intrepretazione vede nell opera il primo capriccio un genere in cui si accostano elementi fantastici e rovine che avrà fortuna a Venezia nel Settecento. Giorgione, La tempesta, 1505-1510, Gallerie dell Accademia, Venezia 53

Storia dell'arte - I saperi fondamentali - volume 2
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Dal Rinascimento al Rococò