Sandro Botticelli. Dalla grazia all'inquietudine

SANDRO BOTTICELLI: DALLA GRAZIA ALL INQUIETUDINE (1445-1510) La formazione di Botticelli si svolge a Firenze nella bottega di Filippo Lippi e poi in quella del pittore e scultore Andrea Verrocchio. A vent anni Botticelli mette a punto un linguaggio proprio caratterizzato da un disegno incisivo, che definisce ed esalta le forme, da una leggerezza e da una caratteristica grazia malinconica della figure. Questo linguaggio si ritrova in tutta la sua produzione giovanile e nelle opere per la famiglia de Medici. LE ALLEGORIE Le due opere più famose di Botticelli, La Primavera e la Nascita di Venere, nascono in un clima culturale di recupero della tradizione filosofica classica. Neoplatonismo: corrente filosofica dell ellenismo, ripresa ed arricchita nella Firenze dei Medici. Secondo il neoplatonismo fiorentino l Idea è al di là del tempo. Secondo questa visione, anche il Cristianesimo sarebbe già presente come idea nell antica Grecia. A questo pensiero fa riferimento l interpretazione cristiana delle allegorie di Botticelli. Anche se l opera è oggi chiamata La Primavera, la vera protagonista è Venere, perché: è la figura centrale, è posta un po più in alto rispetto agli altri personaggi, ed è inquadrata da un arco di rami. Sandro Botticelli, La Primavera, 1482ca., Uffizi, Firenze 30 Questo movimento culturale che prende il nome di Neoplatonismo è promosso dall Accademia Platonica e gli intellettuali fiorentini che vi aderiscono vedono nella Firenze della corte dei Medici una nuova età dell oro. I due famosi dipinti di Botticelli sono allegorie, cioè scene in cui ogni personaggio della mitologia è scelto per il suo significato simbolico. La Primavera è ambientata in un boschetto dove si trovano diversi personaggi (da sinistra a destra): Zefiro insegue la ninfa Clori che per sfuggirgli si trasforma in Flora (cioè la Primavera) vestita di fiori; al centro è Venere, velata e leggermente rialzata; sopra di lei Cupido sparge le frecce; a sinistra le Grazie che danzano mentre Mercurio scaccia le nubi col bastone.