la tipologia c Per i giovani, un modo di passare il tempo libero è spesso l uso dei social e il gioco online, che il più delle volte si presentano come svaghi completamente gratuiti. In verità non lo sono: alcuni progetti di applicazioni web anche assai note vengono progettate in perdita, non con l intento di guadagnarci del denaro, ma perché chi li utilizza cede dati personali: il pagamento sono dati sensibili che si forniscono e che servono poi per profilare campagne pubblicitarie sui nostri profili. Quanto ai giochi online, in alcuni tramite piccolissimi pagamenti (microtransazioni) è possibile comprare vantaggi rispetto alla versione gratuita (un esempio è Magic Online, già gioco di ruolo fatto con carte oggi passato in rete con grandissimo successo e grandissimi profitti). In tanti giocano, e tanti ragazzi spendono piccole ma continue somme per ottenere vantaggi, tanto che questa tipologia di giochi è stata definita Pay to win (Paga per vincere), p2w, free to play pay to win . Dunque il mercato si rivolge anche verso i giovani con questo intento: fornire un esperienza di gioco a tutti ma con vantaggi per chi è desideroso di investire economicamente. Un ulteriore esempio è quello dei Giochi Gacha come Tam Fortress: sono totalmente gratuiti, ma con somme risibili si possono comprare degli oggetti per rendere più attraenti i propri personaggi del gioco (senza vantaggi rispetto alla vittoria). Sono forme di svago nel tempo libero in sé economicissime, ma che generano dipendenze del tutto paragonabili a quelle del gioco d azzardo, danni psicologici ed economici su minori, neomaggiorenni, giovani e famiglie non indifferenti. Altri esempi di uso del tempo libero problematico da parte dei giovani sono Non c è dunque via d uscita? Il tempo libero si deve sempre pagare, e a tanto caro prezzo per noi ragazzi e per le nostre famiglie? Esistono forme di utilizzo del tempo libero a costo zero e frequentate da molti che vale la pena di citare, anche per dimostrare che il tanto vituperato mondo giovanile sa riconoscere i paradossi della nostra società e combatterli con prese di posizione gioiose e positive: il volontariato, per esempio; oppure l adozione di un animale abbandonato; infine l educazione tra pari, in centri di studio e sportivi. A questo punto, si pone il problema della televisione e della rete. Negli anni Settanta, lo scrittore Luciano Bianciardi diceva che la televisione, quale generatore di bisogni non fondamentali e generanti infelicità e differenze sociali, andava semplicemente spenta, per non esserne contagiati. Chiaramente le fonti di pubblicità e manipolazione dovrebbero essere utilizzate, specie da noi giovani, con misura. Ma ancora prima e più che con misura andrebbero tenute accese con spirito critico e in maniera virtuosa. Anche l attività online può essere di valore: si può studiare per correggere una voce Wikipedia; creare un pezzo su Garage Band; scrivere una petizione per rimediare a una stortura del nostro mondo; tenere un blog in cui si raccontano le proprie letture per condividere libri belli con altri. Per quanto mi riguarda 5 Stendi in forma corretta, coesa e coerente la tua riflessione. 343