VERSO L ESAME DI STATO arretrati e poco scientifici perché non finalizzati alla crescita della produzione. Maggiore è la quantità di prodotti che siamo in grado di autoprodurre, minore è la quantità di merci che ci occorre comprare, e dunque il denaro che ci occorre per vivere. Una questione di tempo Ovviamente il modello appena esposto può funzionare solo se le persone che decidono di farne parte hanno a disposizione una quantità di tempo sufficiente da dedicare a ciò che non desiderano comprare; nessuno può illudersi di autoprodurre tutto quello che è necessario per vivere: gli scambi gratuiti non possono né vogliono abolire la dimensione mercantile perché privarsi di alcuni beni e servizi che si possono solo acquistare comporterebbe un peggioramento delle condizioni di vita. Ma chi sceglie la strada della decrescita può avvalersi di scambi non commerciali, fondati sul dono e sulla reciprocità, in grado di rafforzare e migliorare i legami sociali. Occorre quindi rivalutare i rapporti comunitari, partendo proprio dalla famiglia, per poi riscoprire l importanza dei rapporti di vicinato e, ancora, costituire gruppi di acquisto solidale e banche del tempo, cercare di acquistare prodotti locali o comunque con una filiera più corta possibile, e infine restituire ai nonni il loro ruolo educativo e di trasmissione del sapere alle nuove generazioni. Tutto questo comporta una decrescita del prodotto interno lordo, una riduzione della mercificazione dei rapporti interpersonali e allo stesso tempo anche un sensibile miglioramento della qualità della vita. Beni comuni per il bene comune La conclusione ribadisce il messaggio espresso già nel primo paragrafo. 340 La via della decrescita dunque è un invito a trovare un altro mondo possibile: la sua etica unisce disciplina personale e impegno nel mondo, spianando la strada verso una società più giusta ed equilibrata. Si tratta di affrontare le nostre inevitabili imperfezioni e contraddizioni con una nuova mentalità dinamica, ponendosi come orizzonte il bene comune e del pianeta, anziché il consumo e l accumulo sfrenato senza regole.