Palestra di scrittura

Verso la prima prova d esame 40 45 50 55 60 65 70 75 80 310 negli animali è affidata a organi specializzati, nelle piante è diffusa sull intero corpo. una differenza fondamentale, di cui è difficile comprendere appieno le conseguenze. Tale struttura così diversa è proprio uno dei motivi per cui le piante ci appaiono così diverse. Il nostro approccio verso la progettazione è stato quello di una sostituzione, espansione o miglioramento delle funzioni umane. In pratica, l uomo ha sempre tentato di replicare l essenziale dell organizzazione animale nella costruzione dei suoi strumenti. Prendiamo il computer. progettato su schemi ancestrali: un processore, in rappresentanza del cervello, che ha la funzione di governare l hardware, e poi dischi rigidi, ram, schede video e audio... Cioè la banale trasposizione dei nostri organi in chiave sintetica. Tutto ciò che l uomo progetta tende ad avere, in maniera più o meno palese, questa architettura: un cervello centrale che governa e organi che eseguono i suoi comandi. Perfino le nostre società sono costruite su questo stesso arcaico disegno, gerarchico e centralizzato. Un modello il cui unico vantaggio è di fornire risposte rapide quindi, in quanto tali, non sempre corrette , ma che è molto fragile e per nulla innovatore. Pur senza alcun organo assimilabile a un cervello centrale, le piante riescono a percepire l ambiente circostante con una sensibilità superiore a quella degli animali; competono attivamente per le limitate risorse disponibili nel suolo e nell atmosfera; valutano con precisione le circostanze; compiono sofisticate analisi costi-benefici; e, infine, definiscono e intraprendono le appropriate azioni in risposta agli stimoli ambientali. La loro via, dunque, è un alternativa di cui tenere conto, soprattutto in tempi in cui la percezione dei cambiamenti e la predisposizione di soluzioni innovative diventano attitudini fondamentali. Qualsiasi organizzazione centralizzata è inerentemente debole. Il 22 aprile 1519 Hern n Cortés sbarcava in Messico, presso l odierna Veracruz, con cento marinai, circa cinquecento soldati e pochi cavalli. Due anni dopo, il 13 agosto 1521, la caduta della capitale Tenochtitl n segnava la fine della civiltà azteca. La stessa sorte sarebbe toccata agli Inca per mano di Francisco Pizarro pochi anni più tardi, nel 1533. In ambedue i casi, eserciti minuscoli erano stati in grado di far crollare imperi grandi, secolari e fragili, grazie alla cattura dei loro sovrani: Montezuma e Atahualpa. Questo perché i sistemi centralizzati sono delicati. Poche centinaia di chilometri a nord di Tenochtitl n, gli Apache molto meno progrediti degli Aztechi, ma che a differenza loro non avevano alcun tipo di potere centralizzato resistettero allo stesso Cortés, nonostante una lunga guerra. Le piante incarnano un modello molto più resistente e moderno di quello animale; sono la rappresentazione vivente di come solidità e flessibilità possano coniugarsi. La loro costruzione modulare è la quintessenza della modernità: un architettura cooperativa, distribuita, senza centri di comando, capace di resistere alla perfezione a ripetuti eventi catastrofici senza perdere funzionalità e in grado di adattarsi con grande rapidità a enormi cambiamenti ambientali. La complessa organizzazione anatomica e le principali funzionalità della pianta richiedono un sistema sensoriale ben sviluppato, che permetta all organismo di esplorare con efficienza l ambiente e di reagire con prontezza a eventi potenzialmente dannosi. Così, per utilizzare le risorse dell ambiente, le piante si avvalgono tra l altro di una raffinata rete radicale formata da apici in continuo sviluppo, che esplorano in modo attivo il suolo. Non è un caso che internet, il simbolo stesso del moderno, sia costruita come una rete radicale.

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