COME SI SCRIVE – Un esempio

la tipologia b ¬ ¬ ¬ è più opportuno usare espressioni impersonali per indicare un punto di vista oggettivo ed evidenziare che quanto scritto è il frutto di un ragionamento basato su dati di fatto e non su un idea soggettiva: si pensa, si ritiene, si stima che; si può vedere, osservare come; gli studiosi, gli esperti ritengono che; è spesso consigliabile usare espressioni in grado di limitare o graduare meglio la complessità di un concetto (Il film risulta per molti aspetti autobiografico è forse preferibile a un troppo categorico Il film è autobiografico); rientra in questa strategia l uso del condizionale di dissociazione, utile per prendere le distanze da opinioni altrui (per esempio, per esprimere un atteggiamento critico rispetto alla situazione presa in esame, è possibile scrivere: Sarebbe troppo semplicistico accettare le cose così come stanno); per organizzare il discorso, si deve ricorrere a connettivi causali (perciò, per cui ecc.), esemplificativi (per esempio, in tal caso ecc.), esplicativi (infatti, in proposito ecc.), oppositivi (ma, al contrario ecc.), conclusivi (quindi, dunque ecc.). Come si scrive Un esempio † Prima lettura Osserva i capoversi in cui è diviso il testo e riconosci i contenuti. Nel primo paragrafo è posto il tema (la musica fatta a macchina ); nel secondo paragrafo l autore discute la posizione dei moralisti culturali ; nel terzo dà il proprio. Tema Antitesi Confutazione dell antitesi tramite un argomento logico (deduttivo) Confutazione della concessione tramite argomento oggettivo (assenza di dati a sostegno dell antitesi) Argomento logico (induttivo) a favore della tesi. Oggi non è raro trovare moralisti culturali disposti a lamentare la vendita e il consumo di musica fatta a macchina o, peggio, di musica in scatola : vale a dire il disco, la radio, i registratori e i nuovi sistemi di produzione tecnica del suono, quali gli apparecchi ad Onde Martenot,1 i generatori elettronici di frequenza, i filtri, eccetera. Di fronte a queste recriminazioni si potrebbe rispondere che, dall inizio dei tempi, tutta la musica, tranne quella vocale, è stata prodotta per mezzo di macchine: cosa sono un flauto, una tromba o, meglio ancora, un violino, se non strumenti capaci di emettere suoni solo se maneggiati da un tecnico ? vero, si crea tra esecutore e strumento un rapporto quasi organico, così che il violinista pensa e sente attraverso il suo violino, fa del violino un proprio arto, carne della propria carne; ma nessuno ha mai dimostrato che questo rapporto organico si verifichi solo quando lo strumento conserva un carattere manuale così da immedesimarsi facilmente col corpo del suonatore. Infatti il pianoforte rappresenta una macchina molto complicata, in cui tra la tastiera, che è in contatto fisico con l esecutore, e la vera e propria sorgente del suono, sta la mediazione di un complicato sistema di leve, tale che neppure l esecutore, ma solo uno specializzato quale l accordatore è in grado di mettere a punto. 1 L idea del francese Maurice Martenot (1898-1980), tecnico radiotelegrafista e violoncellista, era quella di realizzare uno strumento elettronico che risultasse familiare ai musicisti abituati ai soli strumenti acustici: inserì così una tastiera standard da 88 tasti per controllare l altezza dei suoni prodotti dallo strumento. Il suo apparecchio può essere considerato un antenato delle tastiere moderne in quanto si basa sullo sfruttamento delle differenze di frequenza emesse da due generatori sono- ri (oscillatori). Ha un estensione di sei ottave, e può produrre intervalli inferiori al semitono, glissati e diversi timbri. (N.d.R., tratta con modifiche da: https://it.wikipedia.org/wiki/Onde_Martenot). 289

Palestra di scrittura
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