Palestra di scrittura

Tipologia A PROSA 70 75 80 85 90 95 100 105 110 115 «Andiamo, via! . E il Pigna si mise in galanteria, coi pollici nel giro del panciotto. «Perdio! se era bella! Con quegli occhi, e quella bocca, e con questo, e con quest altro! . «Lasciatemi passare diceva ella ridendo sottonaso,13 con gli occhi bassi. «Un bacio almeno, cos è un bacio? . Un bacio almeno poteva lasciarselo dare, per suggellare l amicizia. Tanto, cominciava a farsi buio, e nessuno li vedeva. Ella si schermiva, col gomito alto. «Corpo! che prospettiva . Il Pigna se la mangiava con gli occhi, di sotto il braccio alzato. Allora ella gli si piantò in faccia, minacciandolo di sbattergli il paniere sul muso. «Fate pure! picchiate sinché volete. Da voi mi farà piacere! . «Lasciatemi andare, o chiamo gente! . Egli balbettava, con la faccia accesa: «Lasciatevelo dare, che nessun ci sente . Gli altri due si scompisciavano dalle risa. Infine la ragazza, come le si stringevano addosso, si mise a picchiare sul sodo, metà seria metà ridendo, su questo e su quello, come cadeva. Poi si diede a correre con le sottane alte. «Ah! lo vuoi per forza! lo vuoi per forza! gridava il Pigna ansante, correndole dietro. E la raggiunse col fiato grosso, cacciandole una manaccia sulla bocca. Cosi si acciuffarono e andavano sbatacchiandosi qua e là. La ragazza furibonda mordeva, graffiava, sparava calci. Carlo si trovò preso in mezzo per tentare di dividerli. Ambrogio l aveva afferrata per le gambe onde non azzoppisse qualcheduno. Infine il Pigna, pallido, ansante, se la cacciò sotto, con un ginocchio sul petto. E allora tutti e tre, l uno dopo l altro, al contatto di quelle carni calde, come fossero invasati a un tratto da una pazzia furiosa, ubbriachi di donna... Dio ce ne scampi e liberi! Ella si rialzò come una bestia feroce, senza dire una parola, ricomponendo gli strappi del vestito e raccattando il paniere. Gli altri si guardavano fra di loro con un risolino strano. Com ella si muoveva per andarsene, Carlo le si piantò in faccia col viso scuro: «Tu non dirai nulla! . «No! non dirò nulla! promise la ragazza con voce sorda. Il Pigna a quelle parole l afferrò per la gonnella. Ella si mise a gridare. «Aiuto! . «Taci! . «Ajuto, all assassino! . «Sta zitta, ti dico! . Carlino l afferrò alla gola. «Ah! vuoi rovinarci tutti, maledetta! . Ella non poteva più gridare, sotto quella stretta, ma li minacciava sempre con quegli occhi spalancati dove c erano i carabinieri e la forca. Diventava livida, con la lingua tutta fuori, nera, enorme, una lingua che non poteva capire più nella sua bocca; e a quella vista persero la testa tutti e tre dalla paura. Carlo le stringeva la gola sempre più a misura che la donna rallentava le braccia, e si abbandonava, inerte, con la testa arrovesciata sui sassi, gli occhi che mostravano il bianco. Infine la lasciarono ad uno ad uno, lentamente, atterriti. Ella rimaneva immobile stesa supina sul ciglione del sentiero, col viso in su e gli occhi spalancati e bianchi. Il Pigna abbrancò per l omero Ambrogio che non si era mosso, torvo, senza dire una parola, e Carlino balbettò: «Tutti e tre, veh! Siamo stati tutti e tre!... O sangue della Madonna!... . Era venuto buio. Quanto tempo era trascorso? Attraverso la viottola bianchic- 13 sottonaso: senza farsi vedere. 229

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