Palestra di scrittura

Verso la prima prova d esame tà e della percezione del valore e dello scorrere del tempo. Perché nell uno e nell altro caso si continua ad affermare l impossibilità a capire il comportamento di alcuni uomini? 5 Il testo, più che una vera e propria poesia, è una «riflessione poetica (così è scritto nella rivista in cui è stato pubblicato). Quali espressioni ti sembrano testimoniare con più evidenza che la poesia sembra tradurre in versi i pensieri di qualcuno incapace di comprendere le scelte e lo stile di vita di altri uomini e che dunque rimugina tra sé, in maniera libera, stupefatta e anche per questo, alle volte, ritorna sugli stessi pensieri e si pone le medesime domande? INTERPRETAZIONE Sulla base dell analisi condotta, sviluppa un commento sul significato complessivo della poesia. Discuti il tema dell insincerità e tossicità di molti comportamenti socialmente accettati; individua le strategie adottate dal poeta per denunciare questa insincerità (propone valori alternativi? Dimostra la vuotezza dei comportamenti semplicemente descrivendoli per cenni? Sottolinea la sua superiorità oppure la sua incapacità a capire?); concludi il tuo commento soffermandoti su uno di questi tre temi a tua scelta: a il valore del tempo e dell uso del tempo per l uomo; b il rapporto dell uomo con l Altro da sé, come illustrato da questa poesia e da altri testi o autori a te noti; c il concetto di patria e di amor di patria, come espresso in questo testo e in altri a te noti. Se vuoi, prendi spunti anche da questo passo di un poemetto che la poetessa Patrizia Cavalli, nel 2011, ha pubblicato con il titolo La patria: dopo aver cercato di capire invano l essenza della propria patria, l Italia (mai indicata con questo nome nel testo), attraverso una serie di personificazioni, ne trova tracce in luoghi periferici rispetto a Roma (dove la poetessa abita) visitati non da turista ma da passeggiatore libero. La patria viene infine viene incontrata nel silenzio delle pietre, nella dolcezza dell aria e della luce: tutti posti in cui è possibile sperdersi senza frenesia come esseri umani che liberamente contemplano un esistente a cui sentono di appartenere e di dover dire grazie. Capita a volte Quando non c è più nulla da vedere, che hai un mezzo pomeriggio in una delle tante non più persone, luoghi, architetture, belle città italiane di provincia. più niente da toccare o da ascoltare, ecco che arriva finalmente intera, Vai dove devi andare, non hai voglia 5 di fare la turista, e anzi scegli 25 Per farlo scegliere maggio, i primi giorni, camminando t imbatti in uno slargo quando aprile gli si è appena sciolto dentro con una chiesa, di quelle un po neglette, [giorni santi, giorni stupefatti, spesso chiuse; sei già in ritardo, ma guardi 10 trasparente cielo fino di batista che i nostri sensi [accolgono adoranti, la facciata che sonnecchia, e subito incapaci di invocare un altra luce i tuoi passi si allentano, si disfano, si fanno trasognati finché non resti 15 se non questa, dove tu, persino tu, mia sgangherata fetida città, quel denso concentrato di esistenza sei adesso miele, Io allora, sorpresa dentro un tempo che ti assorbe basta così, ringrazio. Più che bellezza: è un appartenenza elementare, semplice, già data. Ah, non toccate niente, non sciupate! 222 30 immobile a chiederti cos è in una proporzione originaria. 20 tutta trasfusa: è l aria. stradine laterali, senza gente; C è la mia patria in quelle pietre, addormentata.

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