I colori della STORIA - volume 2

LA RINASCITA CAROLINGIA E IL FEUDALESIMO anche nel motivare ideologicamente le imprese militari sia contro le popolazioni germaniche ancora legate ai culti tradizionali, sia contro i musulmani in Spagna. In virtù di questo atteggiamento e delle guerre combattute contro gli Arabi, Carlo Magno venne infatti considerato come il difensore della cristianità . Il tema della difesa della cristianità ispirò nei secoli successivi la composizione di numerosi poemi epici, come la già citata Chanson de Roland, che esaltavano le imprese dei cavalieri franchi, i paladini (dal latino comes palatinus, conte di palazzo ). Queste opere letterarie forniscono un immagine idealizzata dei cavalieri carolingi, attraverso un esaltazione di tipo propagandistico delle loro gesta e delle loro caratteristiche personali. I poemi cavallereschi avevano infatti anche la funzione di legittimare il potere imperiale. Tale aspetto risulta evidente dalla forzatura ideologica in base alla quale i cavalieri sono descritti come eroi integerrimi e irreprensibili, votati a una fedeltà incondizionata al sovrano e al servizio esclusivo degli interessi della religione cristiana. Si tratta di raffigurazioni distanti dalla verità storica e in evidente contraddizione con una realtà che era invece spesso caratterizzata dall anarchia politica e dalle violente razzie compiute dai cavalieri ai danni delle popolazioni con cui entravano in contatto. Esempio di scrittura carolina dal frontespizio della Summa Perusina. LA SCRITTURA CAROLINA La rinascita culturale si accompagnò alla diffusione di un nuovo tipo di scrittura la minuscola carolina, chiamata così in onore dell imperatore caratterizzata da segni più semplici rispetto alle grafie utilizzate fino ad allora. L introduzione della nuova scrittura corsiva facilitava l opera dei copisti, che diveniva più agevole e veloce, e rendeva più leggibili i manoscritti antichi, indecifrabili per i più, dopo secoli di decadenza culturale. Carlo Magno promosse anche una maggiore attenzione alla lingua dal punto di vista grammaticale e lessicale, sollecitando i chierici, in particolare, a un uso corretto del latino (un latino ormai molto diverso da quello di Cicerone, con cui erano stati scritti i testi classici o le opere degli stessi Padri della Chiesa). L IMPEGNO PER L EVANGELIZZAZIONE Carlo Magno attribuì grande importanza anche alla diffusione della fede cristiana. Oltre a dare soddisfazione alle richieste del suo principale alleato, il papa di Roma, questa scelta aveva lo scopo di unificare, attraverso la religione, un impero molto eterogeneo dal punto di vista etnico e culturale. L opera di evangelizzazione fu rivolta soprattutto alle popolazioni rurali, che furono così più facilmente integrate nella compagine imperiale; essa ebbe però un ruolo importante IN SINTESI LA CULTURA IN EPOCA CAROLINGIA diffusione della cultura a scopo amministrativo e politico formare i figli dei funzionari imperiali arte per celebrare il suo impero Schola palatina ad Aquisgrana nascita di una nuova forma di scrittura: minuscola carolina copiatura dei manoscritti più veloce e scrittura più chiara evangelizzazione fattore di unificazione nazionale motivare le guerre contro i popoli non cristiani legittimare il potere imperiale GUIDA ALLO STUDIO In che senso si parla di una rinascita culturale in epoca carolingia? Per quali motivi Carlo Magno promosse l alfabetizzazione e l apertura di nuove scuole? Quale ruolo svolse l impero carolingio nella diffusione della fede cristiana? Chi erano i paladini? Incoronazione di Carlo Magno Riconoscimento dell impero carolingio da parte di Bisanzio 800 d.C. 812 d.C. Morte di Carlo Magno 814 d.C. 299

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille