LABORATORIO DELLE FONTI - Cultura e potere alla corte di

LABORATORIO DELLE FONTI Cultura e potere alla corte di Carlo Magno Carlo Magno stabilì la propria residenza principale ad Aquisgrana (l odierna Aachen, in Germania). La struttura architettonica del suo palazzo richiamava esplicitamente l organizzazione degli spazi degli antichi edifici romani del colle Palatino e si ricollegava dunque all ideale carolingio della restaurazione dell impero. Del complesso originario rimane oggi solo la Cappella palatina, la chiesa che, con la sua magnificenza, doveva nelle intenzioni di Carlo Magno contribuire all esaltazione del potere del sovrano. Molti dei materiali utilizzati per la costruzione dell edificio, come le sue preziose colonne in marmo, provenivano da antichi monumenti bizantini di Roma e di Ravenna, e la sua struttura si ricollegava a modelli architettonici ampiamente diffusi in Italia. I Carolingi nutrivano infatti un sentimento di esplicita ammirazione per le espressioni artistiche delle civiltà classiche, che si associava alla volontà di stabilire una continuità ideale con l impero romano, di cui si consideravano eredi. Il palazzo di Aquisgrana e la Cappella palatina IX-XI secolo. Cappella palatina, interno della cattedrale di Aquisgrana, Aachen (immagini 1-4). immagini interattive 1 L interno della Cappella palatina, con l altare maggiore e la pala d oro, un pannello decorativo di lamine dorate che riveste la parte anteriore dell altare. LA SCHOLA PALATINA Tra le istituzioni ospitate nel palazzo imperiale di Aquisgrana vi era la Schola palatina, chiamata anche Accademia palatina per richiamare idealmente, attraverso un chiaro riferimento all Accademia platonica, la tradizione culturale dell antica Grecia. L istituzione era costituita da un circolo di intellettuali che si riunivano presso la corte di Carlo Magno e che provenivano da ogni parte dell impero. Tra i suoi fondatori vi erano infatti alcuni tra i dotti più importanti dell epoca, come il monaco inglese Alcuino di York e gli storici Eginardo e Paolo Diacono. Sebbene gli intellettuali del tempo appartenessero prevalentemente al mondo ecclesiastico, i loro studi non si limitavano alla religione, ma spaziavano in tutti gli ambiti disciplinari classici, come la grammatica, la retorica, il diritto e lo studio della letteratura antica e contemporanea. Questi studi avevano un ampia ricaduta anche sull istruzione dei funzionari di corte, favorendo il consolidamento delle loro competenze. 300 2 Molte delle colonne presenti nella Cappella provenivano da antichi edifici bizantini costruiti in Italia.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille