La guerra greco-gotica e il declino di Costantinopoli

7.2 L IMPERO ROMANO D ORIENTE La guerra greco-gotica e il declino di Costantinopoli Al culmine del suo potere, dopo aver soffocato le rivolte popolari e aver eliminato gli oppositori interni, Giustiniano intraprese una politica di espansione volta a riunificare sotto un unico potere i territori un tempo appartenuti all impero romano. In pochi anni, questa politica aggressiva avrebbe permesso di estendere i domini di Costantinopoli su quasi tutte le coste del Mediterraneo. LA CONQUISTA BIZANTINA DELL OCCIDENTE In Occidente, i regni romano-germanici si trovavano in forte difficoltà. Le guerre per il controllo dei territori contesi e le difficoltà nel realizzare una piena integrazione tra Germani e Romani avevano infatti seriamente indebolito gli Stati sorti in seguito alla frammentazione politica dell impero d Occidente. Questa situazione spiega la rapida conquista bizantina dell Occidente da parte di Giustiniano. Egli affidò le operazioni mili- tari al generale Belisario che, grazie al predominio marittimo della flotta e alla solida organizzazione del suo esercito, conquistò facilmente il regno dei Vandali in Africa. Da qui, Belisario poté rivolgere l attacco alla penisola Iberica, dove tuttavia la resistenza dei Visigoti limitò la sua avanzata alle regioni meridionali (X ATLANTE ATTIVO, pp. 168-169). La conquista delle coste africane, in ogni caso, rafforzò la supremazia marittima bizantina nel Mediterraneo. Il passo successivo fu l attacco al regno degli Ostrogoti, che erano entrati in una fase di instabilità politica e di declino dopo la morte del re Teodorico. LA LUNGA GUERRA IN ITALIA A Teodorico era succeduto, appena bambino, il nipote Atalarico, e poi la madre di questi, Amalasunta, che aveva in parte ripreso la politica moderata del padre. L uccisione di Amalasunta da parte del cugino Teodato, tuttavia, fece precipitare la situazione. La persecuzione LABORATORIO DELLE FONTI I TESTI La guerra e la fame in Italia Una testimonianza attendibile della situazione della penisola Italica durante la guerra greco-gotica è contenuta nell opera dello storico bizantino Procopio di Cesarea, che in questo brano descrive la crisi provocata dal conflitto. 1. La zona compresa tra le attuali regioni italiane delle Marche e dell Abruzzo. Passò il tempo e venne di nuovo l estate. Nei campi il grano maturava, ma non abbondante come negli anni precedenti. Non era stato seminato in solchi ben tracciati dagli aratri e lavorati dalla mano dell uomo, ma sparso solo sulla superficie, e perciò la terra aveva potuto farne germogliare soltanto una piccola parte; siccome poi nessuno lo aveva mietuto, giunto a maturazione era caduto a terra, e non era più nato niente. [ ] Naturalmente moltissimi caddero vittime di ogni specie di malattie e soltanto pochi riuscirono a superarle e a salvarsi. Nel Piceno1 si parla di non meno di cinquantamila persone, tra i contadini, che morirono di fame, e molti di più ancora furono nelle regioni a nord del mare Adriatico. [ ] Molte persone erano così indebolite dalla fame, che se per caso capitavano dove c era dell erba, si gettavano su di essa con avidità, chinandosi per strapparla da terra; ma siccome non riuscivano perché le forze le avevano del tutto abbandonate, cadevano sull erba con le mani tese e lì morivano. Procopio di Cesarea, La guerra gotica, II, 20, trad. di M. Craveri, Einaudi, Torino 1980. Per quale motivo il grano non cresceva come negli anni precedenti? Perché la popolazione moriva più facilmente a causa delle malattie? 166 Impero di Giustiniano I Repressione della rivolta popolare di Bisanzio Guerra greco-gotica 527-565 d.C. 532 d.C. 535-553 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille