LABORATORIO DELLE FONTI - Il potere tirannico di Giustiniano

LABORATORIO DELLE FONTI I TESTI Il potere tirannico di Giustiniano In questo brano dello storico Procopio di Cesarea, funzionario dell amministrazione imperiale bizantina nel VI secolo d.C., è riportato un impietoso ritratto di Giustiniano I, motivato probabilmente dal risentimento personale di Procopio stesso, emarginato dalla corte e membro dell opposizione segreta all imperatore. Al di là del coinvolgimento dell autore nelle vicende descritte, comunque, dal brano emerge l atteggiamento repressivo di Giustiniano, in particolare in campo religioso. 1. Così i Bizantini definivano loro stessi. 2. Seguaci di una dottrina, iniziati. 3. In ambito religioso significa ritrattare pubblicamente una fede o una dottrina. 4. Chi si rifiuta di sottostare alla volontà di altri o di sottomettersi a un certo dovere. 5. Significa lasciare in eredità . Appena salito al trono, Giustiniano riuscì immediatamente a sconvolgere tutto. Quello che prima era illegale, lo introdusse nella macchina dello Stato, abolì tutte le leggi e le consuetudini [ ]. Soppresse le magistrature esistenti e ne creò altre per il governo dello Stato; identica rivoluzione operò nel diritto e nei ruoli militari, guidato non da criteri di giustizia o utilità, ma per il gusto di trasformare e di apporre a tutto il proprio nome. [ ] Non si saziò mai di rapine e di sangue: appena finito di svuotare sfarzose case dei ricchi, si metteva a caccia di altre, perché il bottino della razzia precedente l aveva immediatamente dilapidato in donazioni ai barbari o in edilizia demenziale. [ ] I Romani1 erano in pace con tutto il mondo, ma lui si annoiava e aveva voglia di sangue, sicché aizzava i barbari gli uni contro gli altri. [ ] I barbari presero così l abitudine di saccheggiare l impero e di venir pagati, nonostante tutto, dall imperatore. [ ] In tutto l impero romano ci sono numerose dottrine cristiane condannate. [ ] A tutti i loro adepti2 ordinò di abiurare3 l antica fede, ventilando, tra le altre minacce, anche l impossibilità per i renitenti4 di testare5 a favore di figli e parenti. Le chiese di questi cosiddetti eretici, specialmente quelle dei seguaci di Ario, erano ricche in maniera inaudita. [ ] Giustiniano in un primo momento confiscò solo le proprietà di queste chiese, poi, di colpo, ne incamerò tutti i beni. Il risultato fu che tante persone si videro precluse le fonti di sostentamento. Procopio di Cesarea, Carte segrete, XI, trad. di L.R. Cresci Sacchini, Garzanti, Milano 1977. Perché, secondo Procopio, Giustiniano avrebbe apportato tante trasformazioni nell impero? Quale fu l atteggiamento di Giustiniano nei confronti dei Germani? Quali misure prese verso i seguaci di dottrine cristiane non riconosciute come ufficiali? Il Corpus iuris civilis consisteva in un riordinamento complessivo delle leggi romane (X PASSATOPRESENTE). Tali norme erano infatti state emanate da vari giuristi in epoche diverse; la loro applicazione risultava inoltre difficile per la vastità delle materie trattate e dei casi giuridici contemplati. Lo scopo principale della raccolta era dunque quello di fornire ai funzionari imperiali uno strumento efficiente per l amministrazione della giustizia. Essendo suddiviso per argomenti, la consultazione delle numerose norme di epoche diverse era resa più agevole e la loro interpretazione e applicazione più facili. Il Corpus, tuttavia, non fu soltanto una riorganizzazione di leggi già esistenti. I giuristi imperiali che vi lavorarono compirono anche un opera di selezione e rielaborazione delle norme, al fine di produrre una legislazione più adatta alle necessità dei tempi. La riforma di Giustiniano rap- 164 presentò un altro modo per rafforzare la solidità dello Stato e il potere del sovrano attraverso l unificazione, sotto un sistema di leggi comuni, di tutte le popolazioni e di tutti territori compresi nel vastissimo impero. Come era accaduto già molte volte in passato fin dai tempi del primo codice di leggi scritte elaborato sotto il sovrano babilonese Hammurabi, nel II millennio a.C. , la codificazione di norme valide per tutti i sudditi di uno Stato rivestiva un importanza fondamentale come strumento di potere e di governo. UN GOVERNO TIRANNICO Il successo di Giustiniano nella sua vasta azione di governo è testimoniato anche dagli splendidi monumenti pubblici che furono edificati sotto il suo regno nelle principali città dell impero. Il più celebre tra questi è senz altro la basilica di Santa Sofia, fatta costruire tra il 527 Impero di Giustiniano I Edificazione della basilica di Santa Sofia 527-565 d.C. 527-565 d.C.

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille