I colori della STORIA - volume 2

L EPOCA TARDOANTICA Attila, il condottiero degli Unni, raffigurato su una medaglia. L iniziativa di papa Leone I preservò parte della penisola da saccheggi e devastazioni. L episodio rivela come ormai soltanto la Chiesa forte della sua autorevolezza politica e religiosa ma anche di ingenti disponibilità economiche fosse in grado di opporsi alle invasioni e alle minacce esterne, mentre l impero non aveva più le risorse per organizzare un adeguata difesa militare dei propri territori. LA CADUTA DELL IMPERO D OCCIDENTE Il ruolo di supplenza svolto dalla Chiesa in questo vuoto di potere politico non fermò comunque il processo che stava portando alla dissoluzione finale dell organismo imperiale. La crisi politica si concretizzò in nuove lotte e congiure. Ezio, sospettato di ambire alla conquista del trono imperiale sfruttando la propria autorità di comandante militare, fu fatto assassinare nel 454 da Valentiniano III, che a sua volta cadde vittima della vendetta dei soldati di Ezio nel 456. Ebbe dunque inizio un nuovo periodo di anarchia, con frequenti avvicendamenti al potere. Tra i generali che si contesero il titolo imperiale si impose Flavio Oreste, originario della Pannonia, che nel 476 d.C. nominò come imperatore d Occidente il proprio figlio Romolo. In riferimento alla sua giovane età appena tredici anni il fanciullo fu soprannominato Augustolo (cioè piccolo Augusto ). Oreste, che mantenne di fatto il potere, non riuscì tuttavia a soddisfare le richieste dei mercenari germanici che militavano nell esercito e che pretendevano, come risarcimento per il loro servizio militare, la cessione di vaste terre nella penisola Italica. A promettere loro quanto chiedevano, in cambio del sostegno per la conquista del potere, fu un comandante di origine germanica, Odoacre. I mercenari si ribellarono dunque a Oreste e lo sconfissero in battaglia. Nel 476, cioè nello stesso anno in cui era stato insediato sul trono, Romolo Augustolo fu deposto da Odoacre. Questi, però, si rifiutò di assumere il titolo di imperatore, inviando le insegne imperiali al sovrano di Costantinopoli, Zenone, e presentandosi come semplice rappresentante della sua autorità in Italia. Con Odoacre, che sarebbe stato in seguito proclamato rex gentium, cioè re delle popolazioni barbare stabilite in Italia, la tradizione imperiale di Roma subiva un irrimediabile ce- sura. La storia millenaria delle istituzioni romane si concluse con questo episodio, e il 476 d.C. è convenzionalmente passato a indicare la fine dell impero romano d Occidente e l inizio dell età medievale, che sarebbe durata per i successivi mille anni. IN SINTESI IL DECLINO DELL IMPERO D OCCIDENTE morte di Teodosio (395 d.C.) divisione dell impero Arcadio imperatore d Oriente Onorio imperatore d Occidente affiancato da Stilicone, che sconfigge i Visigoti (401 d.C.) e gli Ostrogoti (405 d.C.) assassinio di Stilicone nel 408 d.C. invasioni dei Germani e degli Unni VISIGOTI dopo il sacco di Roma si stabiliscono nella Gallia meridionale e in Spagna SVEVI si stabiliscono nella Spagna nordoccidentale VANDALI si stabiliscono in Africa settentrionale e saccheggiano Roma FRANCHI E BURGUNDI si stabiliscono nella Gallia ANGLI E SASSONI si stabiliscono in Britannia arrivano in Italia UNNI settentrionale GUIDA ALLO STUDIO Chi era Stilicone? Quali conseguenze ebbe la sua morte? Quali popoli germanici si insediarono nei territori dell impero d Occidente? Perché il 476 d.C. segna la fine dell impero romano d Occidente e l inizio del Medioevo? Papa Leone I ferma l avanzata di Attila Saccheggio di Roma da parte dei Vandali Fine dell impero romano d Occidente 452 d.C. 455 d.C. 476 d.C. 125

I colori della STORIA - volume 2
I colori della STORIA - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille