Esempio
1. Mio padre è un famoso avvocato
2. Mio padre è considerato un famoso avvocato
3. Tutti considerano mio padre un famoso avvocato
Nella prima frase, un famoso avvocato è la parte nominale che, con il verbo essere, forma il predicato nominale.
Nella seconda frase, in cui il predicato verbale è alla forma passiva, un famoso avvocato è un complemento predicativo del soggetto (mio padre).
Nella terza frase, in cui il soggetto è tutti e il predicato verbale è alla forma attiva, un famoso avvocato è un complemento predicativo dell’oggetto (mio padre).
Come si evince dagli esempi, in italiano e in latino il complemento predicativo è costituito da un sostantivo o un aggettivo (anche in forma di participio) e si distingue in:
- predicativo del soggetto quando si riferisce grammaticalmente al soggetto e completa il significato del predicato;
- predicativo dell’oggetto quando si riferisce grammaticalmente al complemento oggetto e completa il significato del predicato.
In italiano, come in latino, il complemento predicativo è retto principalmente da tre categorie di verbi:
- elettivi → eleggere, nominare, proclamare, dichiarare…;
- appellativi → chiamare, denominare, soprannominare, definire…;
- estimativi → stimare, giudicare, considerare, ritenere…
Il complemento predicativo, quando è costituito da un nome, può essere introdotto da:
- preposizioni (da, per ecc.);
- locuzioni (in qualità di, in funzione di ecc.);
- avverbio come (che assume la stessa valenza delle locuzioni).
Esempio
Fu scelto come aiutante (predicativo del soggetto)
Lo scelsero come aiutante (predicativo dell’oggetto)