Una parola per cominciare
LEGĔRE
LEGĔRE in latino ha due significati, uno dei quali è quello che usiamo ancora oggi. Il verbo deriva dalla radice indoeuropea *le/og, che ha come significato “scegliere” (accezione che può assumere anche lo stesso legĕre) e che fa riferimento all’attività agricola, nella quale la scelta comporta la selezione di ciò che è migliore: da qui l’altro significato del termine, cioè “raccogliere”. Come si passa da raccogliere a leggere? Raccogliendo con l’occhio i caratteri scritti. Nell’antichità, infatti, come il lavoro dei campi, anche la lettura era ritenuta un’attività che richiedeva abilità e attenzione. Leggere era un impegno che si prendevano i poeti: Publio Virgilio Marone, autore dell’Eneide, per esempio, era solito leggere la propria opera al suo gruppo di amici, tra i quali c’era anche l’imperatore Augusto.