In latino sono usati intransitivamente e reggono il dativo alcuni verbi che in italiano sono transitivi. Indicano stati d’animo di benevolenza, sottomissione o avversione.
Verbi che reggono il dativo
LAT Verbi che reggono il dativo
Benevolenza / Sottomissione
auxilior, subvenio, succurro → aiutare, soccorrere
Esempio
Non ignara mali miseris succurrere disco (Verg.)
Poiché non ignoro il dolore, imparo a soccorrere gli sventurati
faveo → favorire
Alter cotidie litteras mittĕre, accipĕre, aperte favēre Antonio (Cic.)
L’altro ogni giorno invia lettere, ne riceve, favorisce apertamente Antonio
ignosco, parco, tempero → risparmiare, perdonare
Parcere subiectis et debellare superbos (Verg.)
Risparmiare i sottomessi e debellare i superbi
satisfacio → soddisfare
Vobis satisfeci me nihil reliqui fecisse (Nep.)
Vi ho soddisfatto (dimostrando) che non ho trascurato alcun mezzo
studeo → studiare, amare, coltivare
Nemo nostrorum studet eloquentiae (Cic.)
Nessuno dei nostri (concittadini) studia l’eloquenza
Indicano benevolenza/sottomissione anche i seguenti verbi che reggono il dativo.
adsentio, adsentior → approvare, essere d’accordo (con)
Esempio
Nec Stratoni assentior nec vero tibi (Cic.)
Non approvo né Stratone né te
N.B. condemno e damno (disapprovare) sono verbi transitivi e quindi reggono normalmente il complemento oggetto.
Dareus statuit ipse decernere: quae per duces acta erant cuncta damnabat (Curt.)
Dario stabilì di combattere egli stesso: disapprovava tutte quante le azioni che erano state compiute dai generali
suadeo, persuadeo → consigliare, persuadere
Patri persuasi ut aes alienum fili dissolveret (Cic.)
Ho convinto il padre a pagare i debiti del figlio
servio → servire
Sola ratio non servit sed imperat sensibus (Sen.)
La sola ragione non serve, ma domina i sensi
supplico → supplicare
Neque Caesari solum, sed etiam amicis eius omnibus pro te supplicabo (Cic.)
E non solo Cesare, ma anche tutti i suoi amici supplicherò per te
nubo → sposare (in riferimento alla donna)
Carissimum virum amiserat, avunculum nostrum, cui virgo nupserat, in ipsa quidem navigatione (Sen.)
Aveva perso il marito carissimo, il nostro prozio materno, che aveva sposato da fanciulla, in quello stesso viaggio per mare
N.B. uxorem ducĕre → sposare, prendere in moglie (in riferimento all’uomo)
Aeneas Laviniam uxorem ducit
Enea prese in moglie (sposò) Lavinia
Avversione
adversor → avversare, opporsi (a)
Esempio
Attendite, quaeso, quantopere istius amentiae fortuna ipsa adversata sit (Cic.)
Fate attenzione, vi prego, a quanto la sorte stessa abbia contrastato la follia di costui
invideo → invidiare, odiare
Amicis non invideo
Non invidio gli amici
minor, minitor → minacciare
Machina multa minax minitatur muris (Enn.)
La macchina molto minacciosa minaccia le mura
insidior → insidiare
In hac fuga Numidae Hannibali insidiati sunt (Nep.)
Durante questa fuga i Numidi insidiarono Annibale
obtrecto → denigrare
Tiberius Germanico semper obtrectavit (Svet.)
Tiberio denigrò sempre Germanico
Lavoriamo insieme cum sociis
7. Riporta nella tabella il verbo e il complemento in dativo delle frasi latine di esempio e traducili.
Benevolenza e sottomissione |
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Latino |
Italiano |
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Verbo |
Compl. dativo |
Verbo |
Compl. ogg. |
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a. |
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b. |
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c. |
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d. |
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e. |
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f. |
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g. |
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h. |
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i. |
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j. |
Avversione |
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Latino |
Italiano |
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Verbo |
Compl. dativo |
Verbo |
Compl. ogg. |
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a. |
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b. |
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c. |
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d. |
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e. |
LAT Il costrutto del doppio dativo
Considera la frase:
Mihi mea uxor maxime cordi est (Pl.)
Mia moglie mi sta a cuore moltissimo
I dativi mihi e cordi, retti dal verbo sum, formano il costrutto del doppio dativo, frequente in latino. Dei due dativi, uno esprime il fine (dativo di fine → cordi), l’altro il vantaggio (dativo di vantaggio → mihi).
8. Individua i dativi di fine e di vantaggio e trascrivili nella tabella sottostante, poi traduci le frasi.
a. Hoc mihi utilitati est. (Cic.)
b. Consulis virtus Romanis fuit magnae admirationi. (Nep.)
c. Ex aliis negotiis, quae ingenio exercentur, omnibus magno usui est memoria rerum gestarum. (da Sall.)
d. Crassus tertiam aciem laborantibus nostris subsidio misit. (Caes.)
e. Populus Romanus bello Punico secundo in Africa urbes et agros cepit et Masinissae, regi Numidarum, dono dedit. (da Sall.)
f. Equitatui, quem auxilio Caesari Aedui miserant, Dumnorix praeerat (praesum + dat = essere a capo). (Caes.)
g. Pompeius quinque legiones ab opera deductas (tolte dall’opera di fortificazione) subsidio suis duxit. (Caes.)
h. Marius, fugatis equitibus, accurrit auxilio suis, qui pellebantur. (da Sall.)
Dativo di fine |
Dativo di vantaggio |
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a. |
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b. |
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c. |
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d. |
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e. |
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f. |
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g. |
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h. |
Sic!
Grammatica latina per il primo biennio