Mentre in italiano il gerundio è un modo verbale non finito e invariabile, il gerundio latino è un nome verbale che si comporta come un sostantivo della seconda declinazione e che serve per declinare le forme dell’infinito, che in italiano sono rese invece con l’infinito preposizionale.
Italiano → gerundio del verbo amare |
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Forma |
Valore |
Esempio di proposizione |
am-a-nd-o |
temporale |
quando amo/amavo |
causale |
poiché amo/amavo |
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concessivo (raro) |
benché ami/amassi |
Latino → gerundio del verbo amāre |
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Caso |
Forma |
Esempi |
Gen. |
am-a-nd-i |
cupiditas amandi |
Dat. |
am-a-nd-o |
puer dat operam amando |
Acc. |
am-a-nd-um |
aptus ad amandum |
Abl. |
am-a-nd-o |
crescimus amando |
Il nominativo è, idealmente, lo stesso infinito presente, vale a dire amāre.
Il verbo sum e i suoi composti non hanno il gerundio.
Il gerundio dei verbi deponenti ha forma attiva e significato attivo.
L’infinito svolge la funzione di soggetto e di complemento oggetto.
Esempio
Legĕre bonum est → soggetto
Cupio legĕre → complemento oggetto
I casi del gerundio svolgono le seguenti funzioni:
Gerundio |
Funzione |
Esempio |
genitivo |
specificazione |
Cupidus sum legendi |
dativo |
fine |
Puer legendo operam dat |
ad + accusativo |
direzione o scopo |
Tempus aptus erat ad legendum |
ablativo |
strumentale |
Legendo multa utilia discimus |
L’ablativo ha funzione strumentale anche preceduto dalle preposizioni ab, de, ex, in.
Esempio
In legendo solacium habeo