Una parola per cominciare
SIGNUM
SIGNUM è ricollegabile alla radice indoeuropea *sek, da cui si origina anche il verbo secare, che significa “tagliare”. Il segno è, quindi, un’incisione, un marchio, una cicatrice, qualcosa che è l’indizio della presenza di qualcos’altro. Così il signum per i soldati Romani, per esempio, può essere il segnale della battaglia, oppure il vessillo della legione di appartenenza. Nella cultura latina, inoltre, il cielo può essere signifer, può cioè mostrare il proprio cerchio diviso in dodici figure, come leggiamo in Plinio, cosa che è rimasta nei nostri “segni zodiacali”. I signa celesti non diminuiscono con l’avvento del Cristianesimo, per cui comete, eclissi ecc. saranno sempre segni interpretati e interpretabili a vario titolo.
E Virgilio, meravigliato, racconta nelle Georgiche di «lapides spirantia signa», espressione che verrà utilizzata nella Storia dell’arte per indicare statue che sembrano vere.