[ITA] Le proposizioni infinitive

ITA Le proposizioni infinitive

In italiano i verbi come dire, credere o ritenere reggono subordinate introdotte dalla congiunzione che (dichiarativa).

Esempio

Dico che tu studi molto bene

Ritengo che tu studi molto bene

Credo che tu studi molto bene


Nelle forme con il soggetto espresso nella principale, la subordinata che segue svolge sempre la funzione di proposizione oggettiva, che corrisponde al complemento oggetto nella frase semplice.


Frase semplice   Periodo con oggettiva
Dico la verità Dico che questa è la verità


Se cambiamo il soggetto della subordinata, la struttura della frase non cambia.

  • tu → lui (egli)
Esempio

Dico che lui studia molto bene

Ritengo che lui studi molto bene

Credo che lui studi molto bene

  • lui → voi
Esempio

Dico che voi studiate molto bene

Ritengo che voi studiate molto bene

Credo che voi studiate molto bene

  • voi → essi
Esempio

Dico che essi studiano molto bene

Ritengo che essi studino molto bene

Credo che essi studino molto bene


Il modo di queste subordinate è:

  • l’indicativo, con i verbi come dire, affermare, confessare, giurare ecc. (chiamati in latino verba dicendi);
  • il congiuntivo, con i verbi di opinione, come ritenere, credere, stimare, giudicare ecc. (chiamati in latino verba sentiendi).

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Lavoriamo insieme cum sociis

   1. Scrivi tre proposizioni oggettive in dipendenza da ognuno dei verbi della tabella, usando nella subordinata oggettiva i soggetti indicati. Mantieni il rapporto temporale di contemporaneità tra le due proposizioni: presente indicativo nella principale e presente indicativo/congiuntivo nella subordinata.


 

Verbo principale

Sogg. sub.

Subordinata oggettiva

a.

Sostengo che

tu

 

noi

 

lui

 

b.

Penso che

loro

 

io

 

voi

 

c.

Scommetto che

tu

 

voi

 

lei

 

d.

Ritengo che

noi

 

tu

 

voi

 

e.

Confesso che

io

 

voi

 

loro

 

Riproponiamo le stesse frasi degli esempi precedenti, ma usando un rapporto temporale di anteriorità, che intercorre quando l’azione della subordinata avviene prima di quella della principale.

Esempio

Dico (indicativo presente) che lui ha studiato (indicativo passato prossimo)

Ritengo (indicativo presente) che egli abbia studiato (congiuntivo passato)

Credo (indicativo presente) che egli abbia studiato (congiuntivo passato)


Cambiamo ora il tempo dei verbi delle reggenti.

Esempio

Dissi (indicativo pass. remoto) che lui aveva studiato (indicativo trapassato prossimo)

Ritenevo (indicativo pass. remoto) che lui avesse studiato (congiuntivo trapassato)

Credetti (indicativo pass. remoto) che lui avesse studiato (congiuntivo trapassato)

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Lavoriamo insieme cum sociis

   2. Scrivi tre proposizioni oggettive in dipendenza da ognuno dei verbi della tabella, usando nella subordinata oggettiva i soggetti indicati. Il rapporto temporale richiesto è di anteriorità: presente indicativo nella principale e tempi passati (indicativo/congiuntivo) nella subordinata.


 

Verbo principale

Sogg. sub.

Subordinata oggettiva

a.

Scrivo che

tu

 

noi

 

lui

 

b.

Riconosco che

loro

 

io

 

voi

 

c.

Segnalo che

tu

 

voi

 

lei

 

d.

Suppongo che

noi

 

tu

 

voi

 

e.

Giuro che

io

 

voi

 

loro

 


3. Cambia i tempi dei verbi delle reggenti dell’esercizio precedente in tempi passati e scrivi tre proposizioni oggettive mantenendo il rapporto di anteriorità.


 

Verbo principale

Sogg. sub.

Subordinata oggettiva

a.

                              che

tu

 

noi

 

lui

 

b.

                              che

loro

 

io

 

voi

 

c.

                              che

tu

 

voi

 

lei

 

d.

                              che

noi

 

tu

 

voi

 

e.

                              che

io

 

voi

 

loro

 

Sic!
Sic!
Grammatica latina per il primo biennio