Il tesoro della letteratura - volume 3

La Scapigliatura 75 80 85 90 95 100 105 110 colpa, ma non possiamo non immaginarla. Non vi è azione senza idea di azione; bisognerebbe escludere il merito di fare o non fare. I traviamenti dell immaginazione sono naturali, spontanei, direi quasi obbligatori; son essi che costituiscono il valore morale delle nostre azioni . «Queste teorie hanno tanto di specioso20 quanto hanno poco di vero io dissi «ma, se non sono in errore, vostro cugino vi ha accusata con me di far un abuso della lettura . «Sorvolo sui libri rispose ella mestamente «come sarei sorvolata sulla vita, se la vita fosse stata per me. Ho letto una volta di un fiore la sommità del cui calice è sparsa di un polline dolce e salutare, e il fondo di un polline amaro e velenoso; le farfalle che vi si fermano troppo, vi muiono; così è di tutte le cose; così è della vita. Non leggo né per imparare, né per pensare abborro i libri di morale e di metafisica leggo per dimenticare, per conoscere quali sono le gioie che il mondo dispensa ai felici e per goderne quasi di un eco. tutto ciò che io posso fruire dell esistenza; fuggire dalla realtà, dimenticare molto, sognare molto. Voi comprendete aggiunse ella con aria di mesta ironia «il bisogno che io ho di attenermi a questo sistema, non avete che a guardarmi . «E perché? risposi io confuso e commosso da quelle parole. «Se siete inferma, guarirete; la vita ha dolcezze per tutti, ne ha di quelle assai intime che né gli uomini, né le sventure ci possono togliere il piacere di beneficare .21 «Beneficare! interruppe essa «ho provato. Ho gettato i miei gioielli e i miei abiti di seta dinanzi ad una folla di infelici che mi laceravano il cuore collo spettacolo della loro miseria. dolce, ma non basta. L esistenza non può essere tutta un sacrificio. La pietà non è che amore passivo, amore morto . « però sempre un aspetto dell amore io dissi «né lo possiamo credere un affetto solitario se lo vediamo ricompensato dalla gratitudine . «Credo più presto alla gratitudine dell amore che a quella del beneficio rispose ella. Io tacqui. Successe un istante di silenzio. Ad un tratto o volesse ella vendicarsi dei tentativi che io aveva fatto per deviare la conversazione da quel soggetto, ora che me ne vedeva infervorato, o si dolesse realmente d esservisi lasciata andare proruppe in uno scroscio di risa, e disse: «Sono pazza io! In che discorso vi ho mai trascinato! Capisco che con me si può camminare impunemente anche su questa china sdrucciolevole;22 ad ogni modo... molto tempo che siete arrivato qui? Avete veduto tutta la città? Vi piace? . «Da pochi giorni... e ho girovagato un poco per le vie. Sono del parere di vostro cugino... . «Un paese di Barberia? . «E di Pellirosse! .23 Sorridemmo tutti e due, e credo l una e l altro per cortesia. «Siete stato al giardino? 20 specioso: vero solo in apparenza, in- gannevole in realtà. 21 beneficare: fare del bene, dedicarsi altruisticamente alle opere di carità. 22 Capisco china sdrucciolevole: Fosca afferma di sapere che con lei ci si può ad- dentrare in un discorso sull amore (per metafora la china sdrucciolevole, vale a dire il pendio scivoloso ), che può essere pericoloso e compromettente per altri ma non per lei, protetta in tal senso dal suo aspetto fisico, che esclude ogni possibi- lità di coinvolgimento passionale dell interlocutore. Ma per Giorgio non sarà così 23 Un paese di Pellirosse: sono le espressioni che il colonnello aveva utilizzato in precedenza per dire della selvatichezza del luogo e dei suoi abitanti. 99

Il tesoro della letteratura - volume 3
Il tesoro della letteratura - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi